Autista del 118 muore per un infarto mentre stava soccorrendo un uomo in arresto cardiaco

Lutto nel servizio di emergenza: morte di un operatore del’Ares 118 durante un soccorso

Tragedia durante un intervento di emergenza

Roberto Campigotto, un operatore di 57 anni del servizio di emergenza Ares 118, è tragicamente deceduto ieri, sabato 20 aprile, mentre soccorreva un uomo in arresto cardiaco alle porte di Roma. “Proprio durante le operazioni di rianimazione si è sentito a sua volta male, venendo soccorso dai colleghi,” riportano le fonti ufficiali. Nonostante il pronto intervento dei suoi stessi compagni di squadra, il suo cuore ha ceduto definitivamente durante il trasporto d’urgenza all’ospedale di Monterotondo.

L’impatto della perdita e il cordoglio della comunità

Roberto lascia due figli di 8 e 13 anni e la moglie, residenti a Sacrofano. “Erano in tre a bordo dell’ambulanza, un autista e due sanitari, così è stato possibile soccorrere Roberto. Se come accade purtroppo troppo spesso fossero stati in due sarebbe stato impossibile, ma purtroppo non è bastato,” ha spiegato un collega in servizio sul 118 a Fanpage.it. La comunità sanitaria, i familiari e gli amici sono profondamente colpiti da questa perdita improvvisa e dolorosa.

Omaggio e riconoscimento al servizio di Roberto

L’ente regionale di sanità Salute Lazio ha espresso il suo profondo cordoglio e solidarietà alla famiglia di Roberto e alla comunità aziendale. “Il servizio sanitario regionale si stringe al dolore della famiglia, degli amici e della comunità aziendale di Roberto, autista soccorritore di Ares 118 venuto a mancare prematuramente mentre svolgeva il proprio lavoro con la dedizione e lo spirito di servizio che lo hanno sempre contraddistinto.