Eboli, bimbo di 15 mesi morto sbranato da due pitbull, la proprietaria dei cani lasciati incustoditi è una barrista 31enne


Dramma a Eboli: lutto cittadino per la tragica morte del piccolo Giorgio

L’incidente mortale

Un evento tragico ha scosso la comunità di Eboli questa mattina. Un bambino di 15 mesi, qui chiamato Giorgio per proteggerne l’identità, è stato tragicamente ucciso da due pitbull. Gli animali, già noti al bambino, hanno attaccato all’improvviso mentre era in compagnia dello zio, nel cortile di una villetta. Nonostante la famigliarità precedente con i cani, l’attacco è stato tanto rapido quanto fatale, mostrando una volta di più i rischi di tenere animali potenzialmente pericolosi.

Ricerche e responsabilità

Le autorità locali hanno immediatamente risposto all’incidente. I carabinieri di Eboli, guidati dal capitano Gentili, hanno avviato un’indagine sotto la direzione della Procura, che ha messo sotto sequestro i due cani, affidandoli alle cure del servizio veterinario locale. La proprietaria dei cani, una barista di 31 anni e amica della famiglia della vittima, è ora sotto indagine per omicidio colposo. Questo tragico evento solleva interrogativi sulla gestione e la supervisione degli animali domestici, soprattutto quelli con un noto potenziale di aggressività.

Reazioni e conseguenze

La comunità di Eboli è in lutto. Il sindaco, Mario Conte, ha espresso il suo dolore e incredulità, sottolineando come i cani fossero una presenza conosciuta e fino a quel momento accettata senza apparenti problemi. La tragedia ha acceso un dibattito sulla sicurezza pubblica e la coesistenza con animali domestici, particolarmente quelli che possono rappresentare una minaccia. La città ora si trova a riflettere su come prevenire incidenti simili in futuro e su come regolare la convivenza tra cittadini e animali domestici.