Dimissioni di Spalletti? Ecco i nomi dei papabili CT

Italia eliminata dall’Europeo: una prestazione imbarazzante contro la Svizzera

Una sconfitta senza alibi

Imbarazzante. Non esiste un altro aggettivo per descrivere la prestazione dell’Italia, eliminata dalla Svizzera e che saluta l’Europeo già a giugno. La nostra Nazionale, campione d’Europa in carica per ancora qualche giorno, è stata sconfitta 2-0 in un match senza storia. Come nelle ultime due edizioni del Mondiale, quando non siamo nemmeno riusciti a qualificarci, l’Italia ha deluso profondamente i suoi tifosi.

Il futuro di Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, ex tecnico del Napoli e attuale c.t. della Nazionale, ha un contratto fino al prossimo Mondiale del 2026 che si terrà negli Stati Uniti, Canada e Messico. Tuttavia, la deludente esibizione degli Azzurri solleva dubbi sul suo futuro. Nonostante la prestazione disastrosa, è improbabile che Spalletti si dimetta o venga esonerato, poiché nemmeno i precedenti allenatori che hanno fallito nel qualificarsi al Mondiale sono stati allontanati. Tuttavia, i dubbi rimangono e potrebbero portare a un ribaltone inaspettato.

Possibili eredi

Se Spalletti dovesse lasciare, chi potrebbe prendere il suo posto? Diverse figure di spicco del calcio italiano potrebbero essere candidate. Massimiliano Allegri, attualmente senza panchina, potrebbe essere una scelta plausibile. Claudio Ranieri, noto per la sua capacità di “aggiustare” squadre in difficoltà, potrebbe ripensarci e tornare in gioco. Anche Maurizio Sarri e Stefano Pioli potrebbero essere considerati, entrambi attualmente liberi da impegni.

La necessità di ripartire

Questa sconfitta evidenzia la necessità di ripartire da zero. L’Italia deve ritrovare un’identità calcistica e un gioco fluido e relazionale che finora è mancato. La prestazione contro la Svizzera è stata una delle peggiori nella storia recente della Nazionale, e ora è tempo di riflettere e ricostruire.

La serata contro la Svizzera non è stata solo una sconfitta sportiva, ma un segnale di allarme per il calcio italiano. Serve una riflessione profonda su come migliorare e su quali cambiamenti siano necessari per tornare a competere ai massimi livelli internazionali.