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Studente 25enne dell’Università dell’Aquila ucciso insieme a tutta la sua famiglia nei bombardamenti israeliani in Libano

Tra le oltre 600 vittime dei bombardamenti israeliani in Libano c’è anche Hadi Zaiter, uno studente di 25 anni dell’Università dell’Aquila. Il giovane era tornato nel suo paese natale per visitare la famiglia e sarebbe rientrato a breve in Italia per proseguire gli studi.

La tragica scomparsa di Hadi Zaiter

Hadi Zaiter, iscritto al secondo anno della laurea magistrale in ingegneria civile presso l’Università dell’Aquila, si trovava a Baalbek, nell’est del Libano, quando un missile dell’aviazione israeliana ha colpito la sua abitazione, causando la morte del giovane insieme a gran parte della sua famiglia. Il rettore dell’università, Edoardo Alesse, ha espresso il cordoglio dell’intero Ateneo attraverso un messaggio pubblicato sui social: “Il rettore, Edoardo Alesse, esprime, a nome di tutto l’Ateneo, sentimenti di sgomento e di profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Hadi Zaiter, studente UnivAQ morto nei bombardamenti della città libanese di Baalbek, nell’ambito dell’intensificarsi degli scontri tra Israele e Hezbollah“.

L’Università dell’Aquila e il ricordo di Hadi

Nel comunicato, l’Università ha voluto ricordare il giovane studente: “Hadi aveva 25 anni ed era un nostro studente internazionale, iscritto al secondo anno della laurea magistrale in ingegneria civile. Era andato in Libano alla fine del secondo semestre per fare visita alla famiglia e sarebbe dovuto tornare all’Aquila tra qualche giorno per la ripresa delle lezioni. Era un ragazzo ben voluto da tutti, che si era ambientato molto bene sia nella nostra comunità accademica e studentesca che in città”. Hadi Zaiter è morto insieme alla madre, al padre e a due dei suoi tre fratelli; solo il fratello Ahmed è sopravvissuto alla tragedia. L’Ateneo si unisce agli appelli per la cessazione delle operazioni militari in Medio Oriente e ha espresso le più sincere condoglianze ad Ahmed Zaiter.

Il cordoglio delle istituzioni

Anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha espresso il proprio dispiacere per la perdita dello studente libanese e della sua famiglia: “Sono profondamente dispiaciuto per la tragica morte dello studente libanese iscritto alla facoltà di ingegneria dell’ateneo aquilano, vittima del conflitto che si sta consumando in Medio Oriente, insieme ai suoi familiari. La perdita di giovani vite innocenti ci lascia sgomenti. L’auspicio è che il fuoco cessi”. La città dell’Aquila è gemellata con Baalbek e questo legame rende la tragedia ancora più sentita dalla comunità abruzzese.