Myrta Merlino, la nota giornalista, è pronta a intraprendere un nuovo e importante ruolo come conduttrice di Pomeriggio Cinque su Canale5 a partire da settembre. Mentre trascorre le sue vacanze a Pantelleria, ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi, rompendo il silenzio e condividendo i suoi pensieri sulla trasmissione e sulla collega che l’ha preceduta, Barbara d’Urso.
Con il ruolo di conduttrice di Pomeriggio Cinque, Myrta Merlino si prepara a creare un programma in grado di attirare il pubblico, focalizzato sull’estrema attualità, e conforme al suo stile. Essendo sempre stata incuriosita dal “mondo Mediaset” e apprezzando la presenza di tante “donne forti sia davanti che dietro le telecamere”, Myrta affronta questo nuovo incarico con determinazione.
Myrta Merlino ha rivelato che, dato il suo impegno quotidiano e il focus sulla sua carriera, non ha avuto molto tempo per seguire le edizioni precedenti di Pomeriggio Cinque: “Non vorrei sembrare snob, ma facendo un programma quotidiano, focalizzato sull’estrema attualità e seguendo il mio lavoro in tutto e per tutto, non ho mai avuto molto tempo per seguirla”. Tuttavia, ha espresso grande simpatia per Barbara d’Urso e ha dichiarato di sperare che la loro amicizia continui. Riconosce le abilità professionali di Barbara e la sua capacità di fare cose che lei stessa non sarebbe in grado di fare: “Io e Barbara abbiamo sempre avuto una grande simpatia e, in tutta onestà, spero rimanga”. E poi ha anche aggiunto: “Siamo due donne diverse e con percorsi professionali molto differenti”.
In vista del suo ruolo di conduttrice, Myrta Merlino si impegna a raccontare l’Italia vera senza distorsioni o infingimenti. La conduttrice si propone di affrontare l’attualità e la cronaca senza cedere alla tentazione della caccia al mostro, preferendo una narrazione equilibrata e rispettosa. Si presenta con umiltà, pronta a offrire un lavoro di qualità e ad entrare nel cuore del pubblico.
Il pubblico è in attesa di vedere come Myrta darà il suo tocco personale a Pomeriggio Cinque, mantenendo un approccio sobrio e rispettoso nella narrazione dei fatti.