Wanda Nara, modella e moglie del calciatore Mauro Icardi, ha parlato pubblicamente per la prima volta della sua malattia, che i media argentini hanno riportato come leucemia. In un’intervista con il giornalista Angel De Brito, ha condiviso le emozioni e le difficoltà legate alla scoperta della diagnosi.
Wanda Nara ha avuto una lunga conversazione con il giornalista Angel De Brito durante il suo programma Lam, in cui ha parlato apertamente della sua malattia. Nonostante le voci che circolavano già da tempo, ha confermato che intende rendere pubblica la sua condizione, ma preferisce farlo in un momento più sereno e dopo il suo ritorno a Buenos Aires.
La modella ha raccontato con profonda emozione il momento in cui ha scoperto la sua diagnosi. I risultati anomali di un esame del sangue di routine hanno portato a una biopsia che ha confermato la leucemia solo il giovedì precedente. Essere a conoscenza della malattia solo attraverso indiscrezioni dei media ha generato in lei una forte confusione e preoccupazione.
La notizia ha avuto un impatto devastante non solo su Wanda, ma anche sulla sua famiglia. La sua reazione emotiva è stata condivisa da Mauro Icardi, le infermiere e i suoi cari, portando sconforto a tutti. Tuttavia, Wanda ha mostrato forza e coraggio per affrontare questa sfida difficile.
Wanda ha iniziato la cura presso il centro specializzato in malattie ematologiche Fundaleu a Buenos Aires. Ha espresso gratitudine per l’attenzione e l’appoggio ricevuto dai medici e ha confermato di continuare le cure in Argentina. Nonostante la difficoltà della situazione, è determinata a combattere questa malattia.
La rivelazione di Wanda Nara sulla sua malattia ha scosso l’opinione pubblica e ha generato una grande empatia verso di lei. La modella e moglie di Mauro Icardi affronta la leucemia con forza e coraggio, ricevendo l’appoggio e l’affetto della sua famiglia e dei suoi fan. La sua decisione di rendere pubblica la sua malattia dimostra una notevole resilienza e il desiderio di affrontare la situazione con trasparenza.