Claudio Brachino su Barbara d’Urso: “Mi ha chiamato” e poi rivela cosa gli ha detto
Claudio Brachino condivide il suo punto di vista su infotainment, difende Barbara d’Urso dopo la sua cacciata da Mediaset e riflette sul futuro della televisione italiana.
Claudio Brachino è un nome che risuona nella televisione italiana da oltre 30 anni. La sua lunga e variegata carriera con Mediaset ha attraversato generazioni di spettatori, offrendo una gamma di contenuti dall’informazione all’intrattenimento.
In un’intervista recente con TvBlog, Brachino ha parlato di argomenti importanti e sensibili, come il genere dell’infotainment e la controversa partenza dell’amica e collega Barbara d’Urso da Mediaset.
L’Infotainment, un nuovo genere televisivo
Il genere dell’Infotainment rappresenta una fusione delle parole informazione e intrattenimento. Si tratta di un nuovo tipo di giornalismo che tende a una forte spettacolarizzazione, destinata soprattutto a catturare l’ascolto. Claudio Brachino è stato un pioniere in questo campo:
“Fondammo un genere televisivo: l’infotainment, cioè l’incontro tra l’esperienza di tipo giornalistico classico e quella che viene dall’intrattenimento. Infotainment alla fine significa giornalismo popolare,” ha dichiarato Brachino.
Contrariamente alle aspettative di molti critici, il genere dell’infotainment ha riscosso un successo notevole tra il pubblico:
“Pochi ci credevano, Mattino Cinque fece da subito il 20-25% di share. Portai al mattino di Canale 5 i servizi, l’attualità, la politica, i collegamenti, anche nella parte più leggera di Barbara. Da lì nacque un’avventura industriale prima ancora che di genere televisivo,” ha spiegato Brachino.
L’amicizia con Barbara d’Urso e la sua cacciata da Mediaset
L’amicizia di Brachino con Barbara d’Urso è stata una parte fondamentale della sua carriera e del successo dell’infotainment. La recente cacciata di d’Urso da Mediaset ha suscitato molte reazioni, ed è un argomento che Brachino ha affrontato con passione:
“Barbara non corrisponde al trash; il trash è l’eccesso linguistico che può capitare in una stagione, ma a me l’equivalenza infotainment=trash non piace. Non tutto il male deriva dall’infotainment,” ha detto.
Ha poi aggiunto:
“Quando ho letto la notizia della sua esclusione dai palinsesti di Mediaset, le ho scritto un messaggio e le ho detto che mi dispiaceva. Lei mi ha chiamato: era molto triste.”
L’infotainment sembra destinato a sparire dai palinsesti di Mediaset, una mossa che Brachino trova ingiusta, difendendo sia il genere che il lavoro fatto da Barbara:
“Buttare nel cesso l’infotainment non si può fare! Io però quella stagione televisiva la difendo e difendo pure il lavoro fatto da Barbara d’Urso.”
Un cambiamento è necessario, ma con rispetto
Nonostante l’amarezza per i recenti sviluppi, Brachino riconosce che il cambiamento è necessario nella televisione:
“È giusto cambiare e fondare generi nuovi. Io comunque al momento in tv non vedo cose molto diverse da quelle che ho fatto io.”
Il suo punto di vista offre un’analisi penetrante del paesaggio televisivo italiano attuale e delle tendenze che stanno plasmando il suo futuro. Le sue parole sono una riflessione ponderata sull’equilibrio tra innovazione e rispetto per la tradizione e gli individui che hanno contribuito a definire un’era della televisione.