Lega Nord zero in geografia prima Amburgo poi Strasburgo capitali della Scozia
La notizia è oramai di dominio pubblico il gruppo consigliare della Lega nord non è molto afferrato in geografia ed avrebbe bisogno di una belle ripassatina.
Nella sede della Lega Nord dei consiglieri regionali lombardi si era in trepidazione per i risultati del referendum in Scozia che dopo trecento anni potevano sancire l’indipendenza dei scozzesi dagli scozzesi dagli inglesi.
Forse troppa concitazione ha portato ad un errore grossolano e cioè di riportare sul comunicato stampa che un gruppo di dirigenti leghisti era andato in Scozia per seguire da vicino il referendum si era recato ad Amburgo.
L città di Amburgo non è in Scozia ma bensì in Germania ed anche uno dei più grandi agglomerati tedeschi avendo qualcosa come un milione ed ottocento mila abitanti.
Ma non contento l’ufficio stampa del Pirellone accortosi dell’errore che può essere comprensibile ha scritto un nuovo comunicato stampa indicando che la missione del consigliere era sempre in Scozia ma a Strasburgo.
Un noto proverbio molto indicato per questa serie di lapsus dice che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico perché Strasburgo è una città francese non scozzese.
Ma al terzo comunicato stampato in un baleno finalmente viene comunicata la città giusta e cioè la vera capitale della Scozia che è Edimburgo.
Tutto questo giro di capitali ha creato tanta confusione e moltissimi commenti ironici nel web per la scarsa conoscenza dimostrata in geografia dell’ufficio stampa della Lega.
Al viaggio ha partecipato anche il segretario del partito Matteo Salvini che sicuramente non avrà preso bene la serie di svarioni in geografia dell’ufficio stampa che comunque su Facebook ha postato una foto dalla quale che il gruppo dei leghisti è giunto alla giusta destinazione commentato poi così il risultato del referendum: “A prescindere dal risultato è la Festa della Democrazia. Là i cittadini possono scegliere e decidere del loro futuro, mentre in Italia non si può votare sull’Euro, sull’Europa, sulle tasse o sull’immigrazione. E i giornalisti italiani purtroppo questo non lo dicono abbastanza”.