Elodie e la polemica sul video senza vestiti: la sua risposta è geniale
La talentuosa cantante Elodie ha recentemente rilasciato il video musicale del suo nuovo singolo “Fari Spenti”, in cui appare senza vestiti. Questa scelta audace ha suscitato numerose reazioni e non poche critiche, simili a quelle ricevute da Arisa per aver condiviso immagini audaci sul suo profilo Instagram. Ma Elodie ha una risposta pronta per tutti i critici.
Una risposta geniale alle critiche
Non aspettandosi di restare in silenzio di fronte alle critiche, Elodie ha brillantemente replicato pubblicando una serie di storie su Instagram con foto di colleghi uomini del mondo della musica che, nel corso degli anni, hanno posato senza indumenti. Questa mossa sottolinea chiaramente il doppio standard che spesso prevale nel settore dello spettacolo, dove gli artisti maschi sono raramente criticati per mostrare la loro pelle, mentre le artiste femminili sono spesso messe sotto i riflettori e criticate.
La visione di Elodie sulla bellezza e la paura del giudizio
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Elodie ha parlato della sua visione della bellezza e del messaggio dietro la scelta audace del video. Ha esposto il suo desiderio di esprimersi liberamente, sottolineando che la bellezza è soggettiva e può manifestarsi in modi diversi per ognuno. Più profondamente, ha condiviso le sue lotte personali con il giudizio, l’abuso e l’auto-accettazione, rivelando che è andata in terapia più volte per affrontare queste questioni. Tuttavia, la sua forza risiede nell’accettare i propri disagi e combattere per sè stessa ogni volta che si sente limitata o giudicata: “L’immagine scelta per il disco? Io credo che si possa utilizzare la bellezza come si vuole, è il modo in cui ci si esprime, quello che per me è bello agli altri può sembrare brutto. La scelta del trucco che cola è quella di mostrarsi più fragile.”
E poi ha continuato: “È sempre stato un problema per me, anche nel quotidiano, affrontare le situazioni di abuso. Possiamo litigare, ma io non ti permetto di oltrepassare quella linea, è la mia forza. Ma ho un disagio, si vede anche da come mi muovo e cammino. La mia forza è accettare quel disagio e l’abuso. Non voglio screditare la bellezza ma liberarmene e raccontarla in un altro modo. La bellezza può esserci anche dove non c’è. Ognuno ha una crepa, se entri nella mia crepa divento un disastro. Mi capita ancora di dovermi difendere, che riescano a farmi sentire sbagliata”.
E, infine: “La paura del giudizio? Sono cosciente dei miei limiti. Sono andata in terapia più volte proprio per questo. Ma essere cosciente e risolvere i problemi sono due cose diverse. Sto bene così, ma se il mio carattere dovesse diventare un limite combatterò con me stessa. Sono aggressiva perché sono piccola, si arrabbia chi ha paura e chi deve difendersi”.