Una delle prossime avventure spaziali dell’uomo sarà quella più suggestiva lo sbarco su Marte il pianeta rosso.
La nuova missione spaziale che avrà come obbiettivo Marte partirà come sperimentazioni da Madonna di Campiglio ed in particolare da uno dei più importanti osservatori del mondo quello che si trova in cima alle dolomiti tra le nevi.
Dal 7 al 14 novembre proprio in questo prestigioso osservatorio italiano ci sarà “la simulazione marziana” che sarà realizzato dalla sociètà “Italian Mars Society” e farà parte del più ambizioso progetto dell’ European Mars Analag Station.
Sarà ricreato sulle cime delle Dolomiti l’ambiente del pianeta Marte e quattro astronauti volontari si cimenteranno con delle simulazioni molto difficoltose.
Si simulerà in particolare di esplorare il territorio impervio di Marte e il tutto avverrà in quattro località differenti che saranno molto simili all’ambiente che si dovrebbe ritrovare sul pianeta rosso.
Il presidente dell’Italian Mars Society ,Antonio Del Mastro, ha così illustrato la simulazione marziana che avverrà a Madonna di Campiglio dal 7 al 14 novembre prossimo: “Le ricadute per i nostri scopi sono da un lato quella di fare ricerca massiva sull’attività di esplorazione marziana, dall’altro, man mano che facciamo ricerca possiamo costruire sinergie con tutte le aziende del nostro territorio che sono interessate a portare avanti progetti d’innovazione che hanno una ricaduta immediata sulla vita industriale del territorio stesso”.
Lo scopo con la simulazione marziana da parte dell’Eras è quello di ricostruire una location terrestre dove vi sia un ambiente molto simile a quello di Marte dove poter esercitare i futuri astronauti che dovrebbero partecipare alla storica missione della conquista del pianeta rosso.
Franco Carboniani, coordinatore scientifico di “Italian Mars Society “spiega così l’obbiettivo che si sono prefissi i ricercatori: “Noi stiamo cominciando a fare il design di Eras il modo più efficace di poterlo testare e migliorare è renderlo disponibile in maniera virtuale a una eventuale futura crew di astronauti che possono interagire e dire cosa c’è da migliorare o cambiare, e questa simulazione virtuale è estremamente efficace in questi termini”.
La simulazione che avverrà in quattro postazioni differenti avrà un comandante e un direttore di missione coadiuvati da un pool di esperti che studieranno tutti comportamenti dei quattro astronauti volontari.