Il ritorno in televisione di un volto noto come Pino Insegno era altamente anticipato, soprattutto a causa delle numerose chiacchiere e controversie che lo avevano circondato prima della messa in onda del programma “Mercante in fiera” su Rai Due. La prima puntata aveva una grande responsabilità: dare il tono per l’intera stagione e, possibilmente, mettere a tacere tutti i critici. Tuttavia, i dati sugli ascolti, una volta pubblicati, hanno mostrato che il programma è stato visto in media da 638.000 spettatori, totalizzando uno share del 3,4%. Per molti, questi numeri sono stati una sorpresa, e non in senso positivo. Rapidamente, la parola “flop” ha iniziato a circolare sui social media, accompagnata da opinioni e commenti non sempre lusinghieri.
La difesa di Pino Insegno: “Gli ascolti sono in linea”
In mezzo a un turbinio di polemiche, il conduttore Pino Insegno ha deciso di non rimanere in silenzio. Difendendo il suo show, ha dichiarato con fermezza che gli ascolti ottenuti dalla prima puntata erano, a suo avviso, buoni. Secondo quanto riferito dal sito di “La Repubblica“, Insegno ha sottolineato che questi numeri erano in linea con gli obiettivi prefissati dalla rete televisiva. Ha aggiunto che, sebbene gli ascolti iniziali potessero non sembrare particolarmente elevati, era importante notare che c’era stata una crescita progressiva nel corso della puntata. Infatti, ha rivelato che il programma aveva raggiunto un picco del 5% di share verso la sua conclusione. Questa osservazione indicava chiaramente che il pubblico era diventato gradualmente più interessato e coinvolto, e che la tendenza era positiva.
Obiettivi futuri e ottimismo del conduttore
Guardando al futuro e agli obiettivi di “Mercante in fiera”, Pino Insegno ha dichiarato che il programma aveva ancora molto da offrire e che era prematuro giudicare il suo successo o insuccesso sulla base di una sola puntata. Ha poi condiviso la sua aspirazione di raddoppiare gli ascolti in quella particolare fascia oraria, notoriamente sfidante per Rai Due a causa della concorrenza delle altre reti televisive. Riferendosi alla lunga pubblicità che aveva preceduto il suo programma, ha espressamente commentato che ritenere gli ascolti ottenuti quasi un miracolo, sottolineando le difficoltà intrinseche nella gestione di un programma televisivo.
Insegno ha poi aggiunto un ulteriore commento riflessivo, suggerendo che era essenziale dare tempo al programma per crescere, consolidarsi e trovare il suo pubblico. Ha sottolineato che solo dopo almeno due settimane sarebbe stato possibile avere un quadro chiaro della situazione e trarre conclusioni solide sul percorso del programma. Chiudendo con un tono di ottimismo, ha espresso la sua convinzione che, con il passare delle settimane, i risultati sarebbero migliorati e “Mercante in fiera” avrebbe riscosso il successo sperato.