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La volta buona, Caterina Balivo perde la pazienza durante l’intervista con Leo Gullotta: “Non ti devi comportare così”

La puntata di ieri, giovedì 5 ottobre de “La volta buona” di Rai Uno, condotto da Caterina Balivo, ha visto una discussione intensa e appassionata. Leo Gullotta, un attore popolare e amato, è stato l’ospite del giorno. Dopo i saluti di rito, Caterina ha elogiato Leo per la sua decisione coraggiosa di fare coming out. Tuttavia, la conversazione si è rapidamente spostata verso un tema più delicato, quando Gullotta ha rivelato un episodio di censura che ha sperimentato personalmente. Aveva perso un ruolo significativo nella fiction “Brancaccio” a causa della sua sessualità.

Il regista ha voluto incontrarmi dicendomi che hanno deciso dopo tanto tempo che un omosessuale non poteva fare questo personaggio ecclesiastico…” ha confessato Gullotta, esprimendo la delusione e l’amarezza di essere escluso a causa della sua identità.

Rivelazioni shock e la richiesta di trasparenza di Balivo

Mentre la conversazione continuava, Umberto Broccoli, un altro ospite dello show, ha condiviso la sua prospettiva sulla rappresentazione e la censura nella televisione italiana. Ha citato esempi storici di attori maschi che interpretavano ruoli femminili e ha ricordato la censura che anche il famoso Tognazzi ha affrontato dalla Rai. Caterina Balivo, ascoltando queste rivelazioni, è esplosa in una richiesta aperta di trasparenza.

“Scusate parliamo sempre di funzionari Rai…Ci fosse mai una volta che vengano fatti i nomi di questi funzionari…A lui un funzionario non ha fatto fare Don Puglisi…Diamo i nomi e i cognomi di questi qui che hanno chiuso…” ha esclamato la Balivo, enfatizzando la necessità di responsabilizzare apertamente coloro che sono coinvolti in atti di censura.

Nomina e reazione

La richiesta della Balivo per la trasparenza non è rimasta inascoltata. Broccoli ha accettato la sfida, rivelando il nome del funzionario Rai che aveva censurato Tognazzi in passato. “Si chiamava Puntoni,” ha rivelato. La reazione in studio è stata palpabile. Una miscela di approvazione, sorpresa e risate ha pervaso l’atmosfera. Gullotta ha colto l’occasione per condividere un aneddoto su come i funzionari tendono a evitare la responsabilità.

“Il trucco loro, in generale e non soltanto in Rai, è di dire quando ti presenti e vuoi conto…Loro dicono sempre ‘No, io, ma ci mancherebbe…Ti stimo…E’ stato probabilmente un altro’…” ha condiviso Gullotta, sottolineando un problema sistemico di evasione di responsabilità.