Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ridicolizza Andrea Giambruno, la sua lettera fa il pieno di like

Luciana Littizzetto non ha risparmiato parole pungenti nel suo ultimo monologo a “Che Tempo Che Fa”, dove ha messo nel mirino Andrea Giambruno a seguito della sua nota separazione mediatica da Giorgia Meloni. Seduta con i suoi appunti al nuovo bancone dello studio Nove, Luciana ha letto uno scritto pieno di sarcasmo e humour tagliente, rivolgendosi direttamente a Giambruno.

L’ironia di Luciana Littizetto

“Caro Jean Maron,” ha iniziato Littizzetto, scatenando una serie di epiteti umoristici e riferimenti pungenti. Non ha esitato a prendere in giro Giambruno per le sue precedenti affermazioni e comportamenti, mescolando umorismo e critica sociale in modo inconfondibile. Ogni parola era un mix di ironia e verità, destinato a far ridere il pubblico e, allo stesso tempo, a far riflettere su questioni più profonde e serie.

Il contenuto della lettera

Luciana non si è fermata alle battute; ha affrontato alcune delle dichiarazioni più controversie di Giambruno, sottolineando come le parole possano essere tanto potenti quanto dannose se usate in modo irresponsabile. Ha concluso il suo monologo con un ringraziamento ironico a Giambruno per averle insegnato un nuovo termine, “threesome”, ma ha ribadito la gravità delle parole pronunciate e pensate. Un monologo che ha unito l’umorismo tagliente e la riflessione critica, lasciando il pubblico tra il riso e la riflessione.

Di seguito la lettera:

“Caro Jean Maron. Gran Mogol dei maschi smargiassi, Giambruno e trino. Maschio beta di donna alfa, Alen Belon, Elvis the pelvis di Rete4. Portatore sano di ciuffo a grande onda di Kanagawa e di ben tre nomi maschili Andrea, Gian e Bruno responsabili forse dell’esubero di testosterone che fatichi a smaltire. Detentore inoltre del walter più sollecitato d’Italia, strizzato e ravanato con foga, pizzicato come la corda di un contrabbasso, levigato e piallato come un artigiano della qualità. Un consiglio. Se vuoi cambiare pacco a sto punto cambialo, prendi quello del Molise ma risparmiaci la scena di te che scavicchi ma non apri. Io ti capisco. Stare con una compagna che non credo sia proprio una piuma, e per tua somma sf1ga e baro destino, è anche il presidente del consiglio, con l’articolo il tra l’altro, non aiuta.”

E poi ha continuato così:

“Ti ricordi quando dicevi alle ragazze molestate: se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi? Ecco. Tu invece se eviti di dire ca****e magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi un microfono aperto lo trovi. Ma la colpa non è mica del microfono, il problema è che quelle ca****e le hai dette. Le hai pensate. Il problema non è il fuori onda, è il dentro-cranio. Però ti ringrazio, perché grazie a te ho scoperto una parola nuova, io conoscevo solo il triage che è quello del pronto soccorso”.

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Lorenzo Costantino