Luca Argentero, diventato famoso grazie al Grande Fratello, ha recentemente svelato al Corriere della Sera alcuni dettagli sulla sua carriera. Da un reality show, Argentero ha costruito una solida carriera cinematografica, diventando uno degli attori più amati d’Italia. Ha raccontato di come, grazie alla cugina Alessia Ventura che lavorava a Mediaset, abbia ottenuto un “aiutino” per il casting del Grande Fratello: “Lei… mi procurò il numero giusto. Non ho fatto la fila in strada tra cinquemila concorrenti, ma i provini sì”. Il popolo del web non ha preso bene questa rivelazione e in tanti hanno commentato in modo negativo l’aiutino che ha avuto.
Le prime esperienze post-GF
Dopo la popolarità guadagnata con il Grande Fratello, sono arrivate le prime esperienze di recitazione per Argentero. Nonostante mancassero le competenze iniziali, ha avuto l’opportunità di partecipare a “Carabinieri“, una popolare fiction italiana. Afferma, “Mi scelsero perché in quel momento, dopo il GF, ero molto popolare. Mi rivedo com’ero allora, un ragazzo inesperto, che faceva fatica a parlare, con la voce strozzata dall’insicurezza”.
Riconoscimento sul grande schermo
La carriera di Argentero ha poi preso il volo. Dal set con Julia Roberts in “Mangia, prega, ama”, all’affermazione definitiva con Ferzan Özpetek in “Saturno Contro”. Riguardo a Özpetek, Argentero ha detto: “Per me Ferzan è stato davvero un santo… Di Saturno contro ho un ricordo quasi mitologico. Ero inesperto, puro, entusiasta, con quel cast eccezionale ho brillato di luce riflessa.”
Vita privata e benessere
Infine, Argentero ha parlato della sua vita privata, dell’incontro con la moglie Cristina Marino sul set di “Vacanze ai Caraibi” e della loro attenzione al benessere psicofisico. Ha detto: *“Prendersi cura di sè stessi è importante… Pizza, gelato, pasta al sugo vanno benissimo, mai invece i cibi confezionati”. Cristina, la sua moglie, agisce anche da personal trainer, e come Argentero ha scherzosamente osservato, “Severissima, al limite dell’insopportabile… Mi usa come prima cavia del suo metodo, sono un progetto vivente, mi riprogramma di continuo”.