Mauro Casciari: “Con Fiorello sono dove voglio essere”
Mauro Casciari, volto noto del panorama televisivo italiano, ha condiviso i suoi sentimenti di insoddisfazione vissuti durante gli anni come inviato de “Le Iene“. Il suo disagio nasceva da un senso di inappagamento e dalla pressione derivante dal tipo di giornalismo d’inchiesta che il programma richiedeva. Questo sentimento di malessere lo ha portato a prendere una decisione drastica nel 2016: lasciare la trasmissione alla ricerca di una nuova felicità.
Il cambiamento grazie a Fiorello
Il racconto di Casciari si illumina quando parla di Fiorello, lo showman che ha creduto in lui e nelle sue capacità comiche, invitandolo a unirsi al cast di “Viva Rai2”. Fiorello ha rappresentato la svolta nella carriera di Casciari, allontanandolo dal mondo dell’informazione dura e pura e avvicinandolo a quello dell’intrattenimento e della comicità, un settore in cui l’ex Iena ha potuto dimostrare il suo talento naturale.
La rivelazione comica di Viva Rai2
La trasformazione di Casciari in comico è stata una vera rivelazione per il pubblico di “Viva Rai2“. Grazie alle sue gag e alle sue imitazioni, l’ex giornalista si è affermato come una delle colonne portanti dello show, mostrando una diversa sfaccettatura del suo essere artista. Nonostante i momenti difficili e le incertezze del programma, la sua presenza è stata una ventata di freschezza e umorismo che ha conquistato il pubblico.
Un nuovo inizio nel segno della comicità
La nuova stagione di “Viva Rai2” si annuncia ricca di novità, tra cui il cambio di location che porterà Casciari a lavorare al Foro Italico, vicino a casa sua. La felicità ritrovata e il nuovo percorso professionale raggiunto vengono celebrati da un ricordo speciale: il festeggiamento dei suoi cinquant’anni in diretta, un momento che ha segnato per lui il raggiungimento del posto in cui ha sempre desiderato essere. Queste le sue parole: “Lo scorso marzo abbiamo festeggiato i miei cinquant’anni in diretta. E ho pensato che finalmente ero dove avrei voluto essere”.