Agrigento, maxi operazione della polizia smascherati 101 falsi invalidi
E’ scattata ad Agrigento una maxi operazione denominata “La carica dei 104” che ha portato all’ordinanza di fermo di 19 persone.
Ad emettere l’ordinanza è stato il gip Ottavio Mosti che ha disposto per 6 persone la detenzione in carcere, per altri 8 gli arresti domiciliari e a 5 persone è stato ordinato l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria di Agrigento.
La procura di Agrigento ha reso noto che nell’ambito dell’inchiesta “La carica dei 104” le persone indagate per truffa aggravata, corruzione e falso sono 101.
Gli arrestati sono Antonio Alaimo di 53 anni che di professione faceva il bidello che fungeva da intermediario tra i medici corrotti e coloro che volessero percepire mediante un raggiro la pensione di invalidità, Salvatore Patanè di Agrigento che è un tecnico radiologo che aveva la funzione nella banda di anello di congiunzione tra medici del poliambulatorio della città siciliana che emettevano falsi referti per ricevere l’indennità di invalidità ed i presunti invalidi.
Sono stati arrestati anche tre medici Giuseppa Gallo, Giuseppe Candio e Antonino Scimè tutti di Agrigento.
E’ stato arrestato anche Daniele Rampello, un uomo di 47 anni, residente a Raffadali un paesino in provincia di Agrigento.
In pratica il sistema congeniato dai medici Asp e di personale dell’Inps di Agrigento consisteva, dietro lauto compenso rigorosamente in contanti di rilasciare permessi retribuiti in base alle legge 104.
Il Pubblico Ministero Ottavio Mosti che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare ha così commentato l’inchiesta: “meccanismo fraudolento nella dinamica materiale di visite specialistiche che tali però non sono, perché snaturate nei presupposti, nelle modalità e nel fine: da una parte un medico che non fa il medico e dall’altra il paziente sano, cooperanti nel mettere a punto i contenuti spendibili di una certificazione fasulla”.