La puntata trasmessa ieri, mercoledì 8 novembre del celebre dating show Uomini e Donne, prodotto e condotto da Maria De Filippi, si è conclusa con un evento inatteso che ha suscitato curiosità tra il pubblico. Al termine dell’episodio, caratterizzato dalle vicende amorose dei suoi protagonisti, è stato trasmesso un messaggio insolito riguardante l’uso delle immagini del programma. Mentre Raffaella Mennoia informava gli spettatori sull’apertura dei provini per il dating show, è apparso in sovraimpressione un avviso riguardante il divieto di utilizzare il materiale video per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale (IA) generativa.
Il messaggio diffuso dalla redazione di Uomini e Donne ha chiarito con fermezza: “È severamente vietato ogni utilizzo delle immagini trasmesse atto all’addestramento di sistemi di I. A. generativa…” Questo avvertimento, piuttosto tecnico e specifico, ha lasciato perplessi molti telespettatori, lasciando intendere una stretta sui diritti di immagine e sull’uso delle riprese del programma in ambiti tecnologici avanzati come l’intelligenza artificiale. Inoltre, è stata espressa la proibizione dell’uso di “mezzi automatizzati di data scraping”, un termine che tocca la raccolta di dati in modo automatizzato, spesso utilizzato per analisi o ripubblicazione non autorizzata di contenuti.
L’inaspettato avviso ha scatenato una serie di congetture e dibattiti sui social network, dove gli spettatori hanno espresso le loro ipotesi e richieste di chiarimento. Un utente ha osservato che un simile annuncio è stato notato anche in altre produzioni Mediaset, inclusi i notiziari: “Lo stanno mettendo in tutti i programmi e tg…”. Ciò suggerisce che l’iniziativa potrebbe essere stata adottata a livello aziendale, non essendo limitata al solo programma di Maria De Filippi.
Mentre le supposizioni si moltiplicano, una risposta ufficiale ancora non perviene. Gli interrogativi si addensano: è possibile che l’annuncio sia legato alla lotta di Mediaset contro la diffusione non autorizzata dei suoi contenuti online? Oppure si tratta di una misura preventiva più ampia, legata a nuove normative o a specifiche esigenze di protezione dei dati? Le prossime ore potrebbero essere decisive per fornire una spiegazione chiara e definitiva riguardo a questo annuncio inusuale.