Antonella Clerici parla della figlia Maelle: “Non ha un talento artistico” e poi aggiunge un particolare
Antonella Clerici parla della figlia Maelle: intelligente, non attirata dallo spettacolo, potrebbe diventare medico o veterinario
Antonella Clerici, nota conduttrice televisiva, ha parlato con affetto e sincerità di sua figlia Maelle, adolescente di 14 anni, in un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni. Maelle, descritta come una ragazza di “bellezza esotica“, si distingue per la sua intelligenza e il coraggio, ma, secondo sua madre, non possiede talenti artistici o inclinazioni verso il mondo dello spettacolo. La Clerici vede in lei un futuro brillante in ambiti diversi, come quello della medicina o della veterinaria, sottolineando l’audacia e la determinazione della giovane.
I desideri di Maelle e il futuro professionale
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare vista la carriera della madre, Maelle non mostra interesse per il mondo dello spettacolo. Piuttosto, è incline verso una carriera che coinvolge gli animali, con il desiderio di diventare veterinaria. Antonella Clerici, nella sua intervista, ha enfatizzato come la figlia abbia tutte le qualità per eccellere in questo campo, mostrando ammirazione per il suo carattere forte e deciso.
Antonella Clerici: riflessioni sulla propria carriera
La Clerici, riflettendo sulla propria carriera, ha confessato di non aver mai avuto ambizioni nel mondo dello spettacolo fin da giovane. Ha raccontato di aver partecipato a provini e recite solamente per circostanze esterne, non per un reale interesse personale. Ha rivelato di non amare particolarmente essere al centro dell’attenzione, preferendo un approccio più riservato alla celebrità.
I 60 anni della conduttrice: tra crisi e riflessioni
Con l’avvicinarsi del suo 60° compleanno, Antonella Clerici ha espresso sentimenti contrastanti. Nonostante l’affermazione che i 60 siano “i nuovi 50”, la conduttrice ha ammesso di avvertire il peso degli anni e di sentirsi in crisi di fronte a questa importante pietra miliare. La sua riflessione si estende alla condizione della sua generazione, riconoscendo la vitalità e l’attività ancora presente, ma anche la consapevolezza del tempo che passa.