Michelle Hunziker, giudice di “Io Canto Generation”, condivide le sue riflessioni sulla competizione e sulla sua esperienza, rivelando i criteri di valutazione per i giovani talenti
Michelle Hunziker, una delle giudici di “Io Canto Generation” su Canale 5, ha espresso i suoi pensieri sul difficile compito di giudicare in una recente intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. “E’ un compito ingrato, mi sono pentita di averlo accettato perché è davvero difficile spiegare che nella vita non si vince sempre. Io sono cresciuta in Svizzera dove la competizione è altissima, ma il concetto di perdere è integrato nella normalità: lo sport ti insegna che perdere è uno stimolo per rialzarsi e fare meglio”, ha detto la Hunziker. Queste parole riflettono la sua visione realistica sulla competizione e l’importanza di imparare a gestire sia la vittoria che la sconfitta.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione che seguirà come giudice, la Hunziker si concentrerà sull’effetto intrattenimento e sulla capacità dei ragazzi di trasmettere emozioni e colpire il pubblico. “Starò attenta all’effetto intrattenimento, guarderò come questi ragazzi riescono a trasmettere le emozioni, se bucano lo schermo. Se una ragazza di 12 anni canta un pezzo sulla violenza sulle donne, mi stupisco della sua capacità di esprimere certi concetti”, ha spiegato la Hunziker. Questo approccio mostra la sua attenzione non solo alla performance tecnica, ma anche all’impatto emotivo e alla presenza scenica dei giovani talenti.
La Hunziker ha anche condiviso i suoi momenti di difficoltà e come ha affrontato il rifiuto e la critica nel corso della sua carriera. “Porte in faccia ne ho ricevute tante, con lo sport, la scuola, gli amici. E poi con la moda: dicevano che avevo i polpacci grossi, non ero idonea, mi hanno riso in faccia e mi hanno detto di tornare in Svizzera. E invece sono qui”, ha rivelato. Queste esperienze hanno plasmato la sua capacità di affrontare le sfide e dimostrano la sua resilienza e determinazione.