“È sempre Cartabianca”, Lucarelli e Sallusti volano stracci, lei: “Bambino di seconda elementare”, lui: Ha parlato la professoressa”
Selvaggia Lucarelli e Alessandro Sallusti hanno avuto un acceso dibattito a “È sempre Cartabianca” riguardo la violenza di genere e il ruolo della società patriarcale, scatenando polemiche.
Durante l’ultima puntata di “È sempre Cartabianca” andata in inda ieri, martedì 21 novembre, condotta da Bianca Berlinguer su Rete 4, Selvaggia Lucarelli e Alessandro Sallusti hanno acceso un vivace dibattito sul femminicidio e il ruolo del patriarcato nella società italiana. In particolare, si è discusso del tragico caso di Giulia Cecchettin, una storia che ha suscitato grande commozione e riflessioni su temi sociali e culturali.
Lucarelli contro Sallusti: un confronto senza esclusione di colpi
Selvaggia Lucarelli, interrompendo Sallusti, ha criticato duramente la sua interpretazione dei femminicidi come eventi isolati, non legati alla cultura patriarcale. “Questa è una lettura sociologica da bambino di seconda elementare, non degna di lui,” ha esclamato la Lucarelli. Sallusti, non tardando a rispondere, ha ribattuto chiamandola “professoressa” e “maestrina con la penna blu”, ironizzando sul suo approccio critico. La Lucarelli ha poi sottolineato che l’atteggiamento di Sallusti, in cui si percepisce una certa sufficienza, è sintomatico di una società patriarcale che tende a sminuire le donne.
Scontro ideologico: due visioni a confronto
Il dibattito ha evidenziato due visioni diametralmente opposte. Da un lato, la Lucarelli ha sostenuto che la violenza di genere e i femminicidi sono intrinsecamente legati a una cultura maschilista e patriarcale, che necessita di essere analizzata e contrastata. Dall’altro, Sallusti ha sminuito questa prospettiva, affermando con una risata: “Ma se dice ca***te certo che rido.” La discussione ha messo in luce la profondità e la complessità del tema, rivelando quanto sia ancora polarizzato e controverso il dibattito sulla violenza di genere e sul ruolo del patriarcato nella società contemporanea.