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Le dichiarazioni spontanee di Filippo Turetta, “Sono pentito pagherò quello che è giusto”, a giorni l’incontro con i genitori

Il cellulare di Giulia Cecchettin è stato trovato nella Fiat Punto di Filippo Turetta. Turetta, in carcere, si dice pentito e affranto, rifiutando una perizia psichiatrica.

Telefono di Giulia ritrovato: svolta nelle indagini?

Un’importante svolta nelle indagini sull’omicidio di Giulia Cecchettin potrebbe essere rappresentata dal ritrovamento del suo cellulare.

Secondo quanto rivelato nel programma ‘Pomeriggio Cinquè’ su Canale 5, il telefono di Giulia sarebbe stato trovato nella Fiat Punto di Filippo Turetta, attualmente nelle mani della polizia tedesca.

Questa informazione, annunciata dalla giornalista Grazia Longo, non ha ancora trovato conferme ufficiali dagli ambienti investigativi.

Turetta in carcere senza perizia psichiatrica

Durante l’interrogatorio di garanzia, Filippo Turetta ha evitato di rispondere alle domande del gip di Venezia, ma ha fatto dichiarazioni spontanee.

Ha ammesso l’omicidio di Giulia Cecchettin, esprimendo dolore e pentimento per l’accaduto. Finora, non è stata presentata alcuna richiesta di perizia psichiatrica da parte della difesa di Turetta.

Turetta e i libri

In carcere, Filippo Turetta ha richiesto dei libri per occupare il tempo. Gli sono stati forniti dalla biblioteca del carcere di Verona Montorio “La figlia del capitano” di Aleksandr Puškin, una storia di amore e difficoltà, e un romanzo giallo di Agatha Christie.

Questo dettaglio offre uno spaccato della vita quotidiana di Turetta in carcere.

Pentimento e prossimi passi legali

Filippo Turetta ha espresso il suo pentimento agli agenti della polizia penitenziaria dopo l’interrogatorio di garanzia.

Nei prossimi giorni, potrebbe essere ascoltato dal pm di Venezia Andrea Petroni, che sta indagando sull’omicidio di Giulia Cecchettin.

Le sue dichiarazioni spontanee al Gip riflettono un profondo rimorso e la volontà di assumersi la responsabilità delle sue azioni.

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Lorenzo Costantino