Un nuovo strabiliante tuffo per Orlando Duque.
Il campione colombiano è abituato ad imprese straordinarie sia consone al suo ruolo che a quelle un po’ fuori dal comune; il trentottenne tuffatore che si è aggiudicato la medaglia d’ oro ai Mondiali di Nuoto di barcellona nella categoria dei tuffi alle grandi altezze ha voluto cimentarsi nello spettacolare lancio dalla statua della libertà, per promuovere le gare della Red Bull Cliff Diving World Series che si terranno a Boston negli Stati Uniti il prossimo 25 agosto.
Lo straordinario atleta, lo ricordiamo, ha conquistato un record assoluto lanciandosi da 27 metri di altezza dal trampolino spagnolo aggiudicandosi la medaglia d’ oro benchè si presentasse come esordiente in questa specialità ed ha anche vinto per ben 5 volte il trofeo “Marmeeting”.
Ma nel cuore di Duque soprannominato anche “ il signore di Furore ” c’è sempre un posto speciale occupato della manifestazione italiana organizzata da Oreste Varese sulla costiera amalfitana nella quale Mister Furore si lanciò con uno straordinario tuffo dalla scogliera alta 30 metri (il fiordo di Furore appunto); e nelle sue interviste sia prima che dopo una grande gara, Dunque non può dimenticare questa unica esperienza che gli ha regalato grandi emozioni.
L’ oro è arrivato con uno stacco di pochi centesimi di punto su Gary Hunt che aveva ottenuto 103.60 punti contro gli strabilianti 142,80 guadagnati soprattutto con l’ ultimo tuffo nonostante il britannico avesse dominato la gara sin dall’ inizio. Fra gli altri concorrenti spiccavano i tuffatori che si sono poi aggiudicati il terzo e quarto posto, rispettivamente il ceco Navratil che si era esibito in un tuffo molto scenografico con un mantello rosso sulle spalle quasi a voler imitare il volo di Superman nel suo ultimo salto, e il messicano Parades.
Il manager sportivo Oreste Varese ha voluto onorare l’ atleta con le sue significative parole: “ Siamo orgogliosi e contenti per Orlando, la sua vittoria rappresenta per noi energia pura per continuare e far crescere la manifestazione di Furore. Dunque è il simbolo di questo sport e del Marmeeting. Ed è anche giusto che a 39 anni abbia ottenuto questo risultato ”.
Dalla gara di Furore ai mondiali di Barcellona il passo è stato breve e il Marmeeting è stata poi un’ottima occasione per affinare tutti gli spettacolari tuffi che abbiamo ammirato dal trampolino di Barcellona ad opera di Duque e dei suoi compagni di viaggio.
La storia di Duque è la giusta conclusione di un atleta che non ha mai smesso di credere in se stesso nonostante le avversità: nel 1992 , ancora diciottenne era a Barcellona come talentuoso tuffatore in grado di compiere prodezze sia dalla piattaforma che dal trampolino, ma l’Olimpiade non lo vide gareggiare poiché la federazione colombiana non aveva i soldi necessari per consentirgli di partecipare.
Ma la rivincita è arrivata seppure dopo 21 anni e c’è da giurarci che la vittoria avrà un sapore dolcissimo in questo caso. Oltre al colore dell’oro!