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L’addio a Giulia di papà Gino “Ciao Giulia è il momento di lasciarti andare, grazie per questi 22 anni, saluta mamma”

Durante il funerale di Giulia Cecchettin a Padova, il padre Gino Cecchettin ha letto una toccante lettera che riflette sul dolore, la violenza di genere e l’importanza dell’educazione.

Il dolore di un padre: la lettera di Gino Cecchettin

In un momento di profondo lutto, Gino Cecchettin, il padre di Giulia, ha condiviso i suoi sentimenti di angoscia e gratitudine.

«Abbiamo vissuto un momento di profonda angoscia, travolti da una tempesta terribile, una pioggia di dolore che sembra non finire mai. Siamo bagnati, infreddoliti. Ringrazio tutte le persone che si sono strette attorno a noi, grazie del sostegno, ne avevamo bisogno in queste settimane terribili» ha detto, aprendo il suo cuore durante il funerale.

Ricordo di Giulia e lotta contro la violenza di genere

Nel suo tributo, Gino Cecchettin ha parlato della figlia e della sua lotta per un cambiamento sociale. «Mia figlia Giulia era come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della cura familiare dopo la perdita della mamma. Dopo la laurea Giulia si è guadagnata ad honorem il titolo di mamma. Era già una combattente, un’oplita, come i soldati greci: tenace nei momenti di difficoltà. Il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti».

Ha anche sottolineato la necessità di combattere la violenza di genere, menzionando l’importanza del ruolo educativo di famiglia, scuola e società.

Messaggio agli uomini e alla società

Gino Cecchettin ha poi rivolto un messaggio agli uomini e alla società: «Mi rivolgo agli uomini, noi per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi sfidando la cultura che minimizza la violenza da parte di uomini apparentemente normali, non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i piu lievi». Ha enfatizzato l’importanza di creare una cultura di responsabilità e supporto e ha sottolineato il ruolo vitale dell’istruzione nella prevenzione della violenza di genere.

Un addio emotivo e la speranza per il futuro

Infine, il padre di Giulia ha concluso con parole struggenti: «Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni. «Io ti amo tanto, e anche Elena e Davide di adorano, Io non so pregare, ma so sperare. Voglio sperare insieme a te a alla mamma, e a tutti voi qui pressenti, che tuita questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite, e un giorno possa germogliare, e produca il suo frutto di amore, di perdono, e di pace. Addio Giulia, amore mio».