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Una folla immensa per ultimo saluto a Giulia, l’addio della sorella Elena “Guardo il cielo e ti vedo tra le stelle”

In una cerimonia commovente a Padova, migliaia di persone si sono radunate per il funerale di Giulia Cecchettin, rendendo omaggio alla giovane e sostenendo la sua famiglia.

Una comunità unita nel ricordo

Il maltempo non ha fermato le migliaia di persone che si sono radunate per il funerale di Giulia Cecchettin. La basilica di Padova è stata testimone di una partecipazione straordinaria: 8mila persone hanno sfidato le condizioni avverse per esprimere il loro cordoglio e sostenere la famiglia di Giulia.

Seguendo le volontà dei familiari, i partecipanti hanno creato un’atmosfera unica, fatta di rumori, applausi e canti, per celebrare la vita della giovane e per non dimenticare la sua scomparsa. Il calore umano in questa giornata grigia ha mostrato la forza della comunità nel ricordo di Giulia.

Riflessioni personali in un funerale riservato

Dopo la cerimonia pubblica, è seguito un funerale più riservato a Saonara, dedicato solo agli amici e familiari più stretti.

Qui, in un’atmosfera più intima, si sono tenuti momenti di riflessione e commemorazione personale. La sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha preso la parola per condividere i suoi ricordi, descrivendo Giulia come una persona straordinaria.

“Era la persona migliore che ho mai conosciuto. Era quella ragazza alla quale non era difficile fare regali, perché qualsiasi cosa vagamente buffa o carina la faceva andare in visibilio. Collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole. Non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate”.

Una promessa fra sorelle

L’emozione ha raggiunto il suo apice quando Elena ha continuato con parole piene di amore e speranza:

“Giulia aveva paura delle cimici, una volta è andata a dormire sul divano perché ne avevamo una casa di notte e io stavo dormendo e non potevo aiutarla a toglierlo. Lei mi faceva sentire speciale perché l’aiutavo a togliere le cimici. Le notti d’estate andavamo in un parchetto vicino casa e restavamo là a guardare le stelle, ci sedevamo in una cesta di viti che forse era troppo grande per noi ma a noi andava bene così. Ora, Giulia, in quella cesta io ci sto comoda ma non è più bello senza di te perché guardo il cielo e ti vedo tra le stelle. Prima o poi ci rivedremo, te lo prometto. Ma fino a quel momento continuerai a essere il mio angelo custode”.

Le parole di Elena hanno toccato il cuore di tutti i presenti, lasciando un ricordo indelebile della sorella amata e mancata.

Published by
Lorenzo Costantino