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La paura di Eleonora Giorgi dopo il primo ciclo di chemio “Se va a buon fine mi operano, altrimenti boh”

Eleonora Giorgi, iconica attrice italiana, affronta il cancro al pancreas e si dedica a sensibilizzare il pubblico sulla malattia, condividendo apertamente la sua esperienza.

Un impegno per la sensibilizzazione

L’attrice Eleonora Giorgi, a 70 anni, ha recentemente scoperto di avere un cancro al pancreas, una notizia che ha scelto di condividere pubblicamente. Questa sua decisione è parte di un impegno più ampio per aumentare la consapevolezza sulla malattia.

Parlando ai microfoni dei Lunatici su Rai Radio2, ha espresso la sua convinzione sulla scelta fatta: “Ho fatto bene a dirlo. La mia vita è pubblica da quando ho diciannove anni. Ho ricevuto una montagna d’amore e tanto incoraggiamento. Non so come poter ringraziare”.

Il cammino verso la guarigione

Il percorso di cura di Giorgi è appena iniziato e prevede un trattamento intensivo di chemioterapia. “Devo fare delle robustissime chemio per tentare di rimpiccolire quell’oggettino. Se arriveranno a buon fine potrò essere operata. Altrimenti boh. Sono lunghe cinquantasei ore. Ho fatto la prima e attualmente non ho nessun tipo di effetto collaterale. Probabilmente si presenteranno”.

L’attrice è inoltre impegnata nella lotta contro la discriminazione dei malati oncologici in Italia, sottolineando la necessità di una maggiore rappresentazione nei media: “I malati oncologici in Italia sono tanti e sono discriminati. Mi batterò col turbante o la parrucca per esserci. Le fiction ad esempio oggi rappresentano tutte le categorie. Ma non vedi la zia col turbante che fa la chemio. Far vedere che si può sostenere in pubblico, mi hanno detto diversi medici, può essere di incoraggiamento e di conforto”.

Riflessioni personali in un periodo difficile

Giorgi descrive questo periodo come particolarmente complicato, sperimentando un senso di estraniamento dalla sua stessa identità: “Ancora non ho capito che sono io. Ho quasi un estraniamento, come se fosse capitata a un’altra Eleonora”.

“Credo dipenda dal mio lavoro. C’è una sola cosa che mi fa scoppiare a piangere. Pensare ai miei figli e al mio nipotino. Sono distaccata, ma quando guardo i miei figli mi vergogno di essere distaccata. Mi impegno allo spasimo per garantirgli che ce la metterò tutta. Lo considero come un lavoro che devo fare”. La malattia ha portato anche a profonde riflessioni sulla vita e sull’invecchiamento: “Ho avuto una vita eccezionale, ho avuto talmente tante cose, che ho pensato, bene o male, che me ne posso pure andare. Anche perché la vecchiaia, in termini estetici, non mi fa impazzire. Mi faccio dei lifting perché vorrei sempre e solo il fiore della primavera. Con me stessa ho avuto questa reazione, ho detto finché ci sono voglio stare al meglio. Poi mi hanno spiegato che se non intervieni il percorso è molto rapido e stai bene fino a un certo punto e poi all’improvviso stai malissimo. Ho fatto questa chemio e non ho avuto effetti collaterali – ha concluso Eleonora Giorgi – cercherò di sostenermi anche con l’alimentazione per ridurre gli effetti collaterali”.