Sono state in 675 mila persone a manifestare in pazza per la Marcia Globale per il clima.
Solo a New York la gente ora tanta che vi era una coda di 80 isolati.
Ma anche in altre città del mondo c’è stato il boom di persone che hanno partecipato alla marcia con le vie del centro di Londra, Berlino, Parigi in Europa e Bogota in America Nuova Delhi in India stracolme di gente.
Ma nello stesso giorno è arrivata una preoccupante notizia i ghiacciai dell’Artico nell’ultimo anno hanno toccato il minimo storico della loro ampiezza.
Un gruppo di studiosi diretto da Jason Box, professore di glaciologia presso il Geological Survey of Denmark and Greenland, si è recato in Groenlandia durante il periodo estivo ed ha potuto verificare che vi era un’enorme superficie ricoperta da “neve nera”.
La zona che presentava delle buche di una profondità intorno ad un metro si era formata a causa dell’arrivo di una polvere grigia chiamata crioconite proveniente da vasti incendi avvenuti in qualche zona della terra, dal deserto o molto più probabilmente dall’inquinamento atmosferico provocato da centrali elettriche a carbone o da auto ad alimentazione a benzina e diesel.
La “neve scura” ha l’effetto devastante di ridurre la durata dei ghiacciai che si assottigliano sempre più ritraendosi e provocando il repentino scioglimento.
La Nasa ha effettuato degli studi e sembra che nel polo Artico i ghiacciai abbiano una superficie di circa 5 milioni di chilometri quadrati ed ha toccato il livello più basso di estensione mai registrato sulla terra dal 1978 ad oggi.