Leone, il gatto brutalmente maltrattato e poi deceduto, diventa il simbolo della lotta contro la violenza sugli animali, portando la sua storia fino in Parlamento e ispirando una fiaccolata a Angri.
La storia di Leone, il gatto scuoiato vivo ad Angri, ha toccato profondamente il cuore di migliaia di persone, tanto da arrivare all’attenzione del Parlamento.
Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha sollevato il caso in aula, sottolineando la necessità di affrontare seriamente la violenza sugli animali. In quest’ottica, domenica 17 dicembre, la Lega del Cane di Cava de’ Tirreni organizza una fiaccolata ad Angri per chiedere giustizia per Leone.
“Questo povero animale deve avere giustizia e noi ci saremo,” ha affermato Borrelli, richiamando una famosa citazione di Gandhi sulla civiltà di un popolo e il suo trattamento degli animali.
Leone, il coraggioso gattino che ha mostrato forza nonostante la gravità delle sue ferite, è purtroppo deceduto il 10 dicembre, nonostante i disperati tentativi di salvarlo. Gli operatori del canile che lo hanno assistito hanno espresso il loro dolore:
“Caro Leone, ciò che ti è successo ha sconvolto la vita di migliaia di persone… Ora possiamo abbracciarti senza farti male.”
Il corpo di Leone è stato sottoposto ad autopsia, e il caso è stato segnalato alla Procura competente. L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha presentato una denuncia contro ignoti, evidenziando la gravità dell’atto di violenza e la necessità di fare giustizia.