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Farmaci essenziali, Altroconsumo denuncia sparizione e reintroduzione a costi elevatissimi

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I farmaci essenziali sono quella categoria di medicine che dovrebbero soddisfare il bisogno di gran parte dei pazienti che in teoria dovrebbero essere sempre disponibili  tanto da essere reperibili facilmente nelle dosi necessarie a soddisfare il fabbisogno nazionale.

Purtroppo  sembrerebbe che non sia sempre così.

Alcuni di questi farmaci soprattutto  quelli che si usano per combattere il tumore spariscono per poi dopo qualche tempo riapparire improvvisamente con  prezzi stratosferici.

L’attenzione dell’associazione “Altroconsumo” è stata attirata da un farmaco essenziale in particolare l’Alkeran che viene prescritto ai pazienti colpiti dal cancro.

L’Alkeran è stato rintrodotto in commercio con un prezzo lievitato in maniera paurosa da costare solo 5,23 euro è passato ad un costo di 85,33.

Ma non è l’unico farmaco che ha avuto questa impennata improvvisa anche Leukeran e il Purinethol, sempre farmaci che servono per la lotta ai tumori, sono spariti all’improvviso per riapparire a prezzi molto superiori.

Il Leukeran è passato da 7,13 euro a 90,20 euro mentre il Purinethol attualmente può essere acquistato 90,35 mentre prima aveva un costo di 15,98 euro.

L’associazione Altroconsumo su questo fenomeno molto strano ha rilasciato il seguente commento: “Delta di prezzo enormi tali da portarci a chiedere immediate spiegazioni formali all’Aifa che ha rinegoziato il prezzo con la casa produttrice, e al ministero della Salute”.


L’ Altroconsumo ha reso noto che solo in sette mese da Febbraio  ad Agosto di quest’anno al sito ufficiale dell’ associazione sono arrivate 170 segnalazioni provenienti dai consumatori ed anche da farmacisti di fenomeni di sparizioni di farmaco e poi di reintroduzione in commercio dopo un po’ di tempo a prezzi notevolmente più elevati.

La sparizione improvvisa di un farmaco dal commercio può essere dettata da un calo di produzione determinato nella difficoltà di reperimento delle materie prime per la composizione del medicina o da traffici illegali.

L’associazione Altroconsumo consiglia quale può essere la soluzione nel caso di mancanza di farmaci essenziali : “In qualche caso la carenza è risolvibile chiedendo al medico la prescrizione di un farmaco equivalente. Quando non ci sono alternative, il problema per i pazienti può diventare più serio. Se le carenze sono note ad Aifa, l’Agenzia può mettere in atto azioni di monitoraggio e adottare misure di contenimento del disagio per i pazienti; se invece le carenze non sono note ad Aifa, nessuna misura di protezione per i pazienti può essere adottata”.

Il comunicato dell’associazione “altrocosumo” termina con le seguenti conclusioni: “Il fenomeno è complesso e deve essere affrontato e risolto con la collaborazione di tutti i soggetti sul mercato, in primis i farmacisti che hanno in passato cercato di attirare l’attenzione sul problema. L’attività di monitoraggio dovrebbe essere incrociata; i singoli farmacisti, le associazioni di categoria dovrebbero essere coadiuvati nel segnalare ad Aifa e al ministero della Salute le carenze di medicinali che riscontrano nel lavoro quotidiano. Auspicabile attivare un servizio di segnalazione delle carenze rivolto ai consumatori”.

Ora la palla passa alle istituzioni ed in primis al ministero della salute che deve cercare di risolvere il problema dando delle risposte efficaci ai tanti malati che si ritrovano non solo ad affrontare delle terribili patologie ma a dover pagare il prezzo dei farmaci a cifre esorbitanti.