Nico Bosio, deceduto a 31 anni, ha vissuto un drastico cambio di vita a seguito di un incidente nel 2009, rimanendo immobilizzato fino alla sua morte.
Nico Bosio, che è “morto ieri” a 31 anni, ha avuto la sua vita irrimediabilmente trasformata nel 2009, quando un grave incidente stradale lo ha lasciato immobilizzato. Aveva solo 17 anni, era studente al Liceo Classico e giocava a calcio nelle giovanili del Ventimiglia. Era “bello, giovane, in piena salute” e il futuro gli sembrava spalancato davanti. Quella notte, 15 anni fa, Bosio e un amico, viaggiando su una Mini, hanno perso il controllo del veicolo, schiantandosi contro dei pilastri vicino al casello dell’A10.
Dopo l’incidente, Nico Bosio è stato ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Ha subito numerosi interventi salvavita che “alla fine riuscirono nell’intento”. Tuttavia, la sua vita è cambiata radicalmente: non poteva più muoversi, partecipare a scuola, giocare a calcio o uscire con le ragazze.
La sua esistenza era limitata al letto, circondato dall’affetto dei familiari e degli amici che “non lo hanno mai abbandonato”. Per “14 anni e 8 mesi Nico ha lottato ogni giorno tra la vita e la morte”, fino all’arrivo di complicazioni respiratorie.
Recentemente, Nico Bosio ha avuto un “repentino peggioramento delle sue condizioni di salute” che hanno portato al suo decesso.
Ricoverato all’ospedale di Sanremo, è deceduto poco dopo, lasciando un vuoto in coloro che lo hanno conosciuto e amato. La sua storia è un ricordo struggente di come una vita possa cambiare in un istante e di come la resilienza umana possa manifestarsi anche nelle circostanze più difficili.