Domani verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, uccisa a coltellate. Si indagherà anche sul feto che portava in grembo, elemento cruciale nell’accusa di omicidio pluriaggravato.
È stata fissata per domani l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, la giovane donna tragicamente assassinata da Bujar Fandaj.
L’esame sarà condotto dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, su mandato della procura di Treviso. Importante sarà l’analisi anche sul feto che Vanessa portava in grembo, un dettaglio che aggrava l’accusa di omicidio volontario nei confronti dell’imputato.
Bujar Fandaj, imprenditore kosovaro di 41 anni, rimane in custodia per l’omicidio di Vanessa Ballan. Il Gip di Treviso ha convalidato il fermo, ritenendo plausibile il pericolo di fuga e la possibilità di reiterazione del reato. “Non era ancora in grado di rispondere – hanno riferito le sue avvocate Chiara Mazzoccato e Daria Bissoli -, è ancora molto confuso.”
Il procuratore Marco Martani ha discusso la possibilità che un divieto di avvicinamento avrebbe potuto prevenire il tragico evento. “Ma non è affatto scontato che quella misura lo avrebbe trattenuto dall’uccidere,” ha spiegato Martani, mettendo in discussione l’efficacia di tali misure nei casi estremi come questo.
L’autopsia mira anche a stabilire la paternità del bambino che Vanessa aspettava. “Sono stati nominati due consulenti tecnici. Dissipare i dubbi che possa essere il figlio dell’indagato,” ha dichiarato Martani, sottolineando l’importanza di questo aspetto nella dinamica degli eventi.
È emerso che Bujar Fandaj desiderava più di una semplice relazione con Vanessa. “Il motivo della relazione tra i due è che Bujar non si accontentava di essere l’amante, voleva costruire una famiglia con Vanessa,” ha evidenziato il procuratore, delineando il contesto emotivo e relazionale all’origine del crimine.
La questione se l’omicidio di Vanessa Ballan avrebbe potuto essere evitato solleva interrogativi sulla sufficienza delle leggi vigenti per la protezione delle donne. Nel frattempo, la comunità si unisce nel ricordo di Vanessa con un rosario e una fiaccolata a Spineda, e una veglia di preghiera prevista a Castelfranco Veneto.