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Scomparsa di Alessandro Venturelli, l’urlo di dolore della mamma: “L’errore che è stato commesso è imperdonabile”

A tre anni dalla scomparsa del figlio Alessandro Venturelli, Roberta Carassai, la madre del giovane, esprime il suo dolore e la frustrazione per come sono state gestite le ricerche.

Nel giorno di Natale, parlando a Fanpage.it, sottolinea come il trattamento della scomparsa come “allontanamento volontario” sia stato un grave errore. Si chiede perché non sono state visionate immediatamente le telecamere di sorveglianza, un passo che avrebbe potuto fornire indizi cruciali sulla direzione presa da Alessandro.

Critiche alle procedure di ricerca

La signora Carassai critica aspramente la gestione del caso da parte delle autorità, sottolineando la mancata acquisizione dei video di sorveglianza immediatamente dopo la scomparsa. Questo approccio, secondo lei, avrebbe potuto dare indicazioni vitali su dove si sia diretto Alessandro. Le sue parole esprimono delusione e rabbia per il silenzio e la mancanza di azioni concrete nel corso degli anni, nonostante i suoi sforzi per mantenere alta l’attenzione sul caso.

Un appello ai politici e alla società

Nel suo messaggio, la Carassai si rivolge ai politici italiani, chiedendo loro di dedicare almeno cinque minuti del loro pranzo natalizio alle famiglie degli scomparsi, che vivono “in sospeso”. Sottolinea la necessità di un maggiore impegno da parte delle istituzioni per affrontare il problema degli scomparsi e offre un’analisi critica della situazione attuale. Il suo appello evidenzia la sofferenza continua e la lotta delle famiglie che vivono senza risposte, sottolineando la necessità di un cambiamento nell’approccio a questi casi.