Anna Bellisario, 20 anni, ha perso la vita a causa di una grave allergia dopo aver consumato un tiramisù vegano erroneamente preparato con mascarpone, come affermato dal procuratore di Milano Marcello Viola.
In un caso sconvolgente che ha colpito Milano, Anna Bellisario, una giovane di 20 anni, è deceduta a seguito di uno shock anafilattico causato da tracce di latte in un tiramisù venduto come vegano.
“A causa di un utilizzo erroneo del mascarpone nella produzione della crema destinata al tiramisù vegano”, ha affermato il procuratore Marcello Viola. Questo tragico errore ha portato alla sospensione temporanea dell’attività della “Tiramisun”, gestita da madre e figlio.
Le indagini si sono concentrate sulla società che aveva prodotto il tiramisù che la giovane aveva consumato.
Durante le indagini, “sono fin da subito emerse molteplici criticità in ordine alle procedure produttive, alla formazione del personale, nonché alla prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli”, svelando gravi negligenze nella produzione del dolce. Tali mancanze hanno portato alla conclusione che gli indagati debbano rispondere di omicidio colposo in concorso.
Nel corso dell’inchiesta, la Procura di Milano ha preso decisioni cruciali: “Le altre posizioni inizialmente iscritte ai fini di garanzia per consentire il più ampio contraddittorio in fase di consulenza tecnica sono state stralciate e in relazione alle stesse si procederà con
richiesta di archiviazione, avendo escluso l’efficienza causale delle loro condotte nella determinazione dell’evento mortale”.
Questa dichiarazione chiarisce il focus dell’indagine sugli errori commessi nella preparazione del tiramisù e le responsabilità dirette nella tragica morte di Anna Bellisario.