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Vince 2 milioni al Gratta e Vinci ma non mantiene l’impegno di dividere, denunciato dagli amici per appropriazione indebita

Un operaio che ha vinto 2 milioni di euro con un Gratta e Vinci viene denunciato per non aver diviso il premio con i suoi amici, che sostengono di aver comprato il biglietto insieme a lui.

Il piastrellista 43enne Ricardo, di origini brasiliane ma residente a Monzambano, provincia di Mantova, è finito al centro di una controversia legale. Lo scorso anno, Ricardo ha vinto 2 milioni di euro con un Gratta e Vinci, ma prima di poter godere della sua fortuna, è stato denunciato per appropriazione indebita. I suoi ex amici e colleghi, Giovanni S. e Christian C., sostengono che il biglietto fortunato sia stato acquistato insieme e che quindi la vincita dovrebbe essere divisa tra loro. “Quel tagliando superfortunato lo abbiamo acquistato insieme, quindi la vincita va suddivisa in tre,” ha dichiarato uno degli ex amici.

Le dichiarazioni in tribunale

Il 15 gennaio, Ricardo si è presentato in tribunale per difendersi dalle accuse. Ha sostenuto con fermezza che il biglietto vincente appartenesse solo a lui: “Il tagliando da due milioni di euro? L’ho comprato io e l’ho grattato io. Dunque, la vincita appartiene interamente al sottoscritto, non ci penso proprio a dividerla.” Nel frattempo, i suoi ex amici hanno bloccato la vincita e si sono dichiarati parte civile, contestando la riscossione solitaria del premio.

La versione del vincitore e il futuro incerto

In aula, Ricardo ha spiegato la sua passione per i Gratta e Vinci e come, quel giorno a Garda, avesse acquistato cinque tagliandi da venti euro ciascuno con i suoi soldi. Dopo aver vinto, aveva persino pensato di fare un regalo ai suoi amici, offrendo loro 80mila euro a testa. Nonostante la disputa legale, Ricardo ha espresso la sua intenzione di continuare a lavorare come piastrellista, dimostrando un attaccamento al suo mestiere nonostante la ricca vincita. La decisione finale sul destino del premio verrà stabilita al termine del processo.

Published by
Lorenzo Costantino