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Maria muore per un infarto e il marito, devastato, perde la vita per crepacuore. La loro figlia doveva laurearsi oggi

Minturno è in lutto per la morte improvvisa di Maria Giovanna Lionello e di suo marito Carmelo, una tragedia che colpisce profondamente proprio alla vigilia della laurea della loro figlia.

Triste addio a una coppia inseparabile

Maria Giovanna Lionello, professoressa stimata, e suo marito Carmelo, sono venuti a mancare in circostanze strazianti. Maria, 59 anni, insegnava presso l’istituto Alberghiero Angelo Celletti di Formia, mentre Carmelo, 64 anni, aveva da poco iniziato la sua pensione.

La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri: Maria, dopo essere tornata a casa dal lavoro, è stata colpita da un malore fatale, presumibilmente un infarto. Nonostante l’intervento immediato del 118, era già troppo tardi.

Incredibilmente, solo pochi minuti dopo, anche il marito Carmelo, affetto da problemi cardiaci, è deceduto, incapace di sopportare la perdita. Lasciano due figli, Clementina, 26 anni, che si sarebbe dovuta laureare il giorno successivo all’Università “La Sapienza”, e Giovanni, 24 anni.

Commozione e cordoglio nell’istituto di Maria

La comunità scolastica dell’istituto Alberghiero Angelo Celletti, dove Maria ha dedicato la sua vita all’insegnamento, è stata profondamente colpita da questa doppia tragedia.

In un sentito post su Facebook, l’istituto ha voluto rendere omaggio a Maria e Carmelo: “Alle 8,10 come ogni giorno il suono della campanella ha dato il via alle lezioni, ma questa mattina incrociando i colleghi per i corridoi ed entrando nelle classi.

Gli sguardi erano tutti bassi, le voci scommesse e i sorrisi in dispersione, ovunque il pensiero era diretto alla tragica perdita della collega Maria Giovanna Lionello.

Se ne è andata improvvisamente, inaspettatamente, e con lei se n’è andato il marito Carmelo Martinoli, il compagno di una vita. La nostra comunità la vuole ricordare nella sua umanità, come madre e moglie sempre attenta, come docente appassionata, come amica, come compagna di lavoro che non è mai stato solo una professione, ma una scelta di vita accanto agli studenti più fragili. Ci lascia attoniti con un vuoto che non potremo colmare, ci stringiamo ai figli, Clementina e Giovanni, nostro giovane collega, e alla sua famiglia. Le parole non bastano a descrivere il dolore”.