Nonostante il divieto, numerose persone, incluse famiglie con bambini, hanno rischiato sul lago ghiacciato di Sestola. Le autorità locali e le Guardie Ecologiche Volontarie intervengono per prevenire tragedie
Il Lago della Ninfa, situato nelle pendici del Monte Cimone a Sestola, è diventato un luogo di pericoloso intrattenimento nonostante i chiari divieti. Questo weekend, molti hanno ignorato i cartelli di avviso, scegliendo di camminare, correre e persino pattinare sul lago ghiacciato. Il vice sindaco Marco Bonucchi è intervenuto personalmente per allontanare le persone, ma alcuni hanno continuato a ignorare i pericoli, esponendosi a gravi rischi.
Il sindaco Fabio Magnani sottolinea la difficoltà di mantenere la sicurezza sul lago. Nonostante l’intensificazione dei controlli, la gente continua a tornare sul ghiaccio non appena le pattuglie se ne vanno. Il pericolo che il ghiaccio possa rompersi improvvisamente e causare incidenti fatali è alto. “Alcuni sono usciti e altri hanno continuato a fare quello che facevano non curanti di quanto avevo loro detto,” riferisce Bonucchi.
Le Guardie Ecologiche Volontarie (Gev) di Sestola, guidate da Giancarlo Morelli e Gianluigi Galli, hanno osservato ripetutamente persone sul ghiaccio. Esprimono la necessità di un’ordinanza di divieto dal sindaco, che autorizzi anche le forze dell’ordine e le Gev a imporre sanzioni amministrative. Questa misura è vista come cruciale per garantire la sicurezza e prevenire potenziali tragedie sul lago ghiacciato.