Tutti i taxi si rifiutano di far salire un senegalese, una famiglia lo accompagna a destinazione
Un gesto di solidarietà ha segnato la notte all’aeroporto di Bologna, dove una famiglia ha aiutato Cissé, un senegalese di 40 anni, rifiutato dai taxi.
Un rifiuto inaspettato
Cissé, un quarantenne senegalese, si è trovato in una situazione difficile quando nessun taxi all’aeroporto Marconi di Bologna ha accettato di portarlo a San Giovanni in Persiceto. Tiziana Paltrinieri, di ritorno da Tenerife con la sua famiglia, ha assistito al rifiuto dei tassisti di trasportare Cissé. I motivi addotti erano che non fosse un “obbligo di servizio” e che le corse fossero “facoltative”, negando qualsiasi discriminazione basata sul colore della pelle.
Un gesto di umanità
Tiziana Paltrinieri e la sua famiglia hanno deciso di agire, scegliendo di non ignorare la situazione e di aiutare Cissé. “Lo rimandavano da un’auto all’altra dicendo semplicemente: qualcuno ti prenderà,” ha descritto la signora Paltrinieri, sottolineando l’importanza di non insegnare ai propri figli il menefreghismo. La famiglia ha quindi accompagnato Cissé a casa, dimostrando un’umanità e una solidarietà che ha colmato la mancanza di servizio da parte dei tassisti.
Una lezione di solidarietà
Questo episodio non solo mette in luce le sfide della discriminazione e del servizio clienti nei trasporti, ma dimostra anche come azioni individuali possano fare la differenza. Il gesto della famiglia Paltrinieri diventa un esempio positivo di come rispondere alle ingiustizie quotidiane con empatia e solidarietà.