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Avvio della sperimentazione del vaccino anticancro a Napoli, somministrata la prima dose al Pascale

Alfredo De Renzis, primo paziente italiano a ricevere il vaccino anticancro a mRNA per il melanoma, parte di uno studio di fase 3 di Moderna.

Avanguardia nella lotta al cancro: il vaccino anticancro di moderna

Alfredo De Renzis, un medico di 71 anni da Carovilli (Isernia), è diventato il primo paziente italiano a ricevere il vaccino anticancro a mRNA sviluppato da Moderna per il trattamento del melanoma. La somministrazione è avvenuta presso l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione “Pascale” di Napoli, sotto la supervisione dell’oncologo Paolo Ascierto.

La storia di Alfredo de Renzis

De Renzis ha scoperto di avere un melanoma due anni fa, a seguito di una neoformazione cutanea.

Dopo le prime cure ad Isernia, è stato operato per metastasi linfonodali inguinali a novembre e ha iniziato il trattamento con Pembrolizumab a dicembre.

La sua decisione di partecipare allo studio di fase 3 del vaccino anticancro a mRNA rappresenta un contributo significativo alla ricerca scientifica.

La sperimentazione del vaccino anticancro

Il vaccino anticancro a mRNA di Moderna, simile nella tecnologia a quelli per il Covid, si propone di “istruire” il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule cancerose.

La sperimentazione in doppio cieco, in cui De Renzis potrebbe aver ricevuto un placebo, mira a testare l’efficacia del vaccino. Circa 18 altri pazienti sono stati selezionati per ricevere il trattamento.

Reazioni e prospettive future

Il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, hanno espresso orgoglio e speranza per questo progresso nella ricerca sul cancro.

Questo sviluppo apre nuove frontiere nel trattamento del melanoma e potrebbe offrire una nuova opzione terapeutica ai pazienti.

Il panorama dei vaccini anticancro

Oltre 40 vaccini anticancro a mRNA sono attualmente allo studio a livello mondiale. La ricerca in questo campo continua a crescere, con circa 70 farmaci immunoterapici allo studio e circa 200 studi clinici in corso in Italia.

Questi sviluppi rappresentano una nuova opportunità terapeutica per i pazienti affetti da varie forme di cancro.