Il parroco di Chiusano San Domenico, Don Antonio Romano, fa scalpore dichiarando di lasciare la Chiesa per seguire il suo cuore e sposare l’amore della sua vita.
La piccola comunità di Chiusano San Domenico, situata nella provincia di Avellino, è stata recentemente colpita dalla sorprendente decisione del parroco Don Antonio Romano. Dopo aver servito la chiesa di Santa Maria degli Angeli per ben 23 anni, Don Antonio ha annunciato pubblicamente su Facebook di essere innamorato di una donna e di aver preso la decisione di abbandonare il sacerdozio per sposarla. La notizia ha rapidamente guadagnato risonanza nazionale, suscitando dibattiti e riflessioni sulla sua scelta inusuale.
“Dopo una lunga amicizia…” scrive l’ex parroco nel suo post, “ho scoperto di amare una donna con la quale condivido sentimenti, aspirazioni, progetti, valori, fede, principi e ideali. Non riusciamo a fare a meno l’uno dell’altra nonostante tutti gli sforzi fatti per reprimere il sentimento e i tentativi di separazione. Non posso continuare a combattere contro la mia natura. Questo conflitto interiore ha eroso negli ultimi tempi, anche l’entusiasmo e la fecondità del mio ministero fino a renderlo pesante e opprimente.”
Chiusano San Domenico, con i suoi poco più di duemila abitanti, si è trovato al centro dell’attenzione nazionale a causa di questa decisione straordinaria. La comunità è ora chiamata a confrontarsi con la rottura dei tradizionali vincoli sacerdotali e a riflettere sulla complessità delle scelte personali, specialmente quando si tratta di figure religiose di spicco.
Le reazioni alla dichiarazione di Don Antonio Romano non si sono fatte attendere, suscitando un mix di sorpresa, sostegno e dibattito. Il parroco, nel suo post, ha anche affrontato il tema del celibato nel sacerdozio, sottolineando che non ha mai nascosto le sue riserve riguardo a questa imposizione. “Mi ero ripromesso di rinnovare la promessa annualmente finché avessi avuto la grazia e la forza per mantenerla. Non ho mai nascosto le mie riserve, né tantomeno ritrattato, le mie convinzioni contro l’imposizione del celibato, come conditio sine qua non, per accedere al sacerdozio. Rispetto la scelta delle autorità ecclesiastiche e non pretendo che la cambino per me.”
La decisione di Don Antonio Romano solleva domande più ampie sulla flessibilità delle norme ecclesiastiche e il ruolo delle istituzioni religiose nella gestione delle scelte personali dei propri membri. Mentre la comunità locale naviga attraverso queste acque inesplorate, Don Antonio si prepara a intraprendere un nuovo capitolo della sua vita, seguendo la strada dell’amore e della condivisione anziché quella della vita monastica.