Sanremo, Fabrizio Moro racconta l’amicizia tumultuosa con Ermal Meta

In un’intervista recente, il cantante Fabrizio Moro apre il suo cuore su Sanremo, la sua vita personale e il suo sforzo nel cinema.

Sanremo e l’amicizia tumultuosa con Ermal Meta

Il cantante italiano Fabrizio Moro è noto per le sue partecipazioni al Festival di Sanremo. Durante un’intervista recente, Moro ha rievocato le sue esperienze a Sanremo con Ermal Meta.

“Dopo Pensa ho avuto un sacco di alti e bassi, momenti di polarità importante, momenti in cui non mi filava nessuno. La vera svolta è arrivata al Festival del 2017 con Portami via”. Riguardo la collaborazione con Meta, Moro ha detto: “Lui aveva un po’ di paura su quel progetto, veniva da un momento molto fortunato, io gli proposi l’idea della canzone insieme e sentivo una grande responsabilità nei suoi confronti perché ho insistito tanto”.

Moro e Meta, una riconciliazione difficile

Come molti ricorderanno, durante quel Festival condotto da Claudio Baglioni, i due erano stati accusati di plagio. Tuttavia, milioni di fan dell’Italia e di altre parti del mondo li hanno sostenuti, permettendo loro di vincere il concorso.

“Lì mi sono sentito morire, pensavo che fosse tutta colpa mia; poi l’ho abbracciato durante la premiazione e gli ho sussurrato all’orecchio: ‘vedi che mi dovevi dare retta’”.

Fabrizio Moro, l’uomo del cinema e del cuore

La vita di Fabrizio Moro non si basa solo sulla musica. Ha intrapreso una nuova avventura nel mondo del cinema, annunciando l’uscita del suo secondo film da regista, “Martedì e Venerdì”, con la complicità di Alessio De Leonardis, il 22 febbraio.

Durante l’intervista, ha gettato anche uno sguardo intimo sulla sua vita personale, dicendo: “Non ne vado fiero, ma non mi vergogno a parlarne, l’importante nella vita non è tanto cadere quanto rialzarsi. Ho avuto periodi di fragilità e continuo ad averne — è giusto che ci siano —, ne sono uscito quando è nato il mio primo figlio: la paternità ha innescato il mio senso di rivalsa, in quel momento credo di essere diventato più coraggioso”.

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Lorenzo Costantino