Dopo 9 giorni di ricerche, i due adolescenti scomparsi a Olbia sono stati ritrovati in una chiesa sconsacrata. La fuga, seguita a un tentativo di rapina, porta a un fermo immediato dopo il loro ritrovamento.
Il mistero della scomparsa di due ragazzi di 15 e 17 anni, avvenuta il 25 gennaio, ha trovato soluzione dopo nove giorni di angoscia. I giovani sono stati ritrovati il 3 febbraio in una chiesa sconsacrata nelle campagne di Olbia. La scoperta è stata possibile grazie alle informazioni fornite da altri amici che, preoccupati, si erano organizzati per fornire cibo e acqua ai due fuggitivi. Nonostante il lieto fine, il ritrovamento ha portato a un’immediata svolta investigativa.
Le forze dell’ordine ritengono che i due adolescenti abbiano scelto di allontanarsi volontariamente dopo essere stati coinvolti in un tentativo di rapina a mano armata in un negozio di Olbia.
La rapina fallita ha scatenato la paura di essere scoperti, spingendo i ragazzi a nascondersi.
Questa dinamica ha portato a un immediato fermo dei minori, subito dopo il loro riabbraccio con i familiari. Gli inquirenti ora indagano per comprendere se vi siano state complici esterne che abbiano aiutato i giovani nella loro fuga.
I genitori dei ragazzi hanno vissuto momenti di estrema preoccupazione, lanciando appelli affinché chiunque avesse informazioni utili si facesse avanti. La notizia del ritrovamento ha portato un grande sollievo.
Tuttavia, la situazione si è complicata con la scoperta del coinvolgimento dei ragazzi nel tentativo di rapina. Ora i due si trovano nel Centro di prima accoglienza, in attesa di chiarire le loro posizioni legali e le circostanze esatte che hanno portato alla loro decisione di fuggire.