Il recente soggiorno di Chiara Ferragni all’Hotel Moscognaz in Val D’Aosta ha scatenato controversie, con il Codacons che richiede di vedere le fatture dell’hotel per determinare la natura della transazione.
L’associazione dei consumatori Codacons sta portando avanti un’indagine sul soggiorno di Chiara Ferragni all’Hotel Moscognaz in Val D’Aosta. In seguito alla polemica scaturita dalla promozione dell’hotel sul profilo Instagram di Ferragni, il Codacons sta richiedendo l’accesso alle fatture dell’hotel. L’obiettivo è capire la natura del rapporto della Ferragni con l’hotel e se il suo soggiorno fosse un accordo commerciale o una normale visita di un ospite. Inizialmente, il post di Ferragni aveva portato a una valanga di commenti negativi, costringendo l’hotel a rimuoverlo. Nonostante le affermazioni di un aumento delle prenotazioni dopo la visita della Ferragni, l’indagine del Codacons non ha rivelato alcun boom di prenotazioni. Anzi, suggeriscono che il coinvolgimento della Ferragni potrebbe aver avuto un effetto “radioattivo” sull’attività dell’hotel.
L’hotel inizialmente aveva dichiarato di aver ricevuto il pagamento per il soggiorno della Ferragni ma successivamente ha rifiutato di mostrare le fatture, citando motivi di privacy. Questo rifiuto solleva domande sulla trasparenza della transazione e sulla natura del soggiorno della Ferragni presso l’hotel. Il costo per soggiornare al Moscognaz varia dai 400 ai 1000 euro a persona per notte, rendendo i dettagli del pagamento significativi per comprendere la situazione. Il Codacons è deciso a esaminare i registri dell’hotel per chiarire se la dichiarazione della Ferragni di “no adv” nei suoi post sui social fosse accurata e se il suo soggiorno fosse un legittimo accordo di sponsorizzazione o un’esperienza standard da ospite.
La controversia sul soggiorno di Chiara Ferragni all’Hotel Moscognaz evidenzia questioni di trasparenza e l’influenza degli influencer di alto profilo nell’industria dell’ospitalità. L’inchiesta del Codacons mira a scoprire la verità dietro la transazione, tra affermazioni di un aumento delle prenotazioni e il rifiuto dell’hotel di divulgare i dettagli del pagamento. L’esito di questa indagine potrebbe avere implicazioni più ampie.