Pietro Orlandi porta nuove, sconvolgenti rivelazioni sul caso di Emanuela Orlandi, sua sorella, scomparsa nel 1983.
In una recente intervista, Orlandi elenca una serie di piste, misteri e supposizioni che si intersecano con le trame del Vaticano e della criminalità organizzata, riportando anche il contenuto di una lettera che parla della possibile gravidanza di Emanuela. Nonostante anni di ricerche infruttuose e un dolore indescrivibile, la famiglia Orlandi spera ancora di scoprire la verità e rendere giustizia a Emanuela.
Era il 22 giugno del 1983 quando Emanuela Orlandi, appena uscita da una scuola di musica, è stata vista l’ultima volta ad una fermata dell’autobus. Attraverso gli anni, molte teorie sul suo destino sono state portate alla luce, dal terrorismo alla pedofilia, implicando addirittura il Vaticano e la criminalità organizzata nel mix di ipotesi. Quattro decenni di silenzi, supposizioni, e un dolore incommensurabile per la famiglia. Tuttavia, i parenti della ragazza non si sono mai arresi e continuano ad indagare innumerevoli segnalazioni che, purtroppo, per la maggior parte rimangono senza concrete risposte. “Non smetteremo mai di cercarla, quarant’anni sono tanti”, ha dichiarato Pietro Orlandi, il fratello maggiore di Emanuela.
Nonostante il tempo che è passato, Pietro spera ancora di ritrovare sua sorella, o almeno capire cosa è successo per poterle offrire un minimo di giustizia. “La sento ancora viva. Lei avrebbe 53 anni oggi, ma nella mia testa è sempre la 15enne che è uscita di casa quel giorno. Spero sempre di ritrovarla o almeno di capire cosa è successo e dare giustizia a Emanuela” , ha condiviso Pietro durante la sua recente ospitata a Verissimo, mostrando documenti inediti ed esprimendo la sua frustrazione per l’apparente mancanza di volontà di risolvere il caso da parte del Vaticano. “Anche un anno dopo la mia visita in Vaticano, sembra non stia accadendo nulla.”
Un nuovo, scioccante dettaglio potrebbe gettare una nuova luce sul caso di Emanuela: ella potrebbe essere stata incinta al momento della scomparsa. Questa rivelazione emerge da una lettera del Cardinale Poletti inviata nel 1993 all’ex segretario di stato britannico e Ministero della difesa.“La ringrazio per essersi reso disponibile per il problema inaspettato (…) Importante che la signorina Orlandi rimanga viva e in salute, per quanto è chiara la visione del Vaticano che un feto all’interno di un grembo materno possieda un’anima comprendo la sua preoccupazione ed essendone coinvolto in prima persona condivido in parte il suo pensiero”. Il contenuto della lettera pare inequivocabile: Emanuela “era incinta”. La lettera sembrerebbe dunque suggerire che gli intervenuti dello stato inglese fossero chiamati dal Vaticano con il fine di interrompere la presunta gravidanza. “Diranno che la lettera è falsa perchè è del ’93 e Poletti non era più vicario di Roma, ma per me è vera”, ha affermato Pietro.