In un tragico evento che ha lasciato la comunità di Lecce in lutto, il dottor Francesco Abati, medico del 118 e libero professionista presso l’ospedale “Vito Fazzi”, è stato trovato senza vita. Conosciuto per la sua dedizione e umanità, lascia un vuoto incolmabile.
La serata di ieri ha segnato un momento di profondo dolore per il mondo sanitario di Lecce: il dottor Francesco Abati, 57 anni, è stato trovato privo di vita all’interno della Clinica Petrucciani, dove svolgeva il ruolo di medico di guardia. Oltre al suo impegno nella clinica, il dottor Abati era noto per la sua professione nel servizio 118, dimostrandosi sempre un professionista affidabile e compassionevole. La scoperta è stata fatta da una collega, che, non ricevendo risposta al suo bussare, ha trovato Abati in una situazione irreversibile, nonostante i tentativi di rianimazione.
La scomparsa del dottor Abati lascia un vuoto profondo non solo nella comunità medica ma anche nel cuore di quanti lo conoscevano. Era ammirato non solo per le sue competenze professionali ma anche per la sua capacità di relazionare umanamente con pazienti e colleghi. Lascia la moglie e due figlie, che insieme a tutta la città di Lecce, si preparano a dargli l’ultimo saluto. Il funerale, previsto per oggi, vedrà una partecipazione commossa, inclusi colleghi del 118 in uniforme, a simboleggiare il profondo rispetto e riconoscenza per la sua vita dedicata al servizio degli altri.
Con la sua scomparsa, Francesco Abati viene ricordato non solo come un medico di valore ma come un uomo che ha saputo fare la differenza con la sua umanità. Il suo ricordo vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.