Un uomo a Como ha perso la patente per alcol test positivo pur non essendo alla guida. L’avvocato Ivano Chiesa denuncia l’assurdo iter burocratico per il recupero della patente.
In un evento insolito a Como, un cittadino ha affrontato la perdita della sua patente di guida nonostante non fosse al volante del suo veicolo al momento del controllo. L’episodio, avvenuto il 30 novembre, ha visto protagonista un uomo di 40 anni, assistito legalmente da Ivano Chiesa, noto anche per essere l’avvocato di Fabrizio Corona. Dopo una serata trascorsa in ristorante, il cliente di Chiesa è stato sottoposto a un alcol test dai vigili urbani, risultando leggermente oltre il limite consentito, nonostante si trovasse a piedi e non alla guida.
La decisione degli agenti di procedere al ritiro della patente ha spinto Chiesa e il suo collega Gianmaria Fusetti a consigliare al loro cliente di appellarsi al Giudice di Pace, il quale ha accolto il ricorso. Tuttavia, nonostante la sentenza positiva, il tentativo di recuperare il documento presso la prefettura si è scontrato con ulteriori ostacoli burocratici. La richiesta di conferme aggiuntive e test clinici da parte della prefettura ha evidenziato una rigidità procedurale che Chiesa ha definito come omissiva e degna di denuncia.
Nonostante le difficoltà incontrate, la determinazione dell’avvocato Chiesa ha portato a una temporanea soluzione, con il Giudice di Pace che ha emesso un ulteriore provvedimento per la restituzione immediata della patente al legittimo proprietario. La vicenda, tuttavia, non è ancora conclusa. Il prossimo 22 febbraio si terrà un’udienza di discussione che potrebbe finalmente chiudere questo complicato caso, dimostrando le sfide e le incongruenze presenti nel sistema burocratico italiano, soprattutto quando si tratta di sanzioni legate alla guida e al consumo di alcol.