Caso Ferragni: nuovo blitz della guardia di Finanza alle sedi aziendali dell’Influencer e dei partner Oreo, Trudi e Dolci Preziosi
In un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano, sono state effettuate nuove indagini legate a una presunta truffa aggravata che coinvolgerebbe Chiara Ferragni e alcuni suoi collaboratori. Queste operazioni mirano a raccogliere prove nel quadro di una complessa indagine.
Indagini in corso a Milano
La Guardia di Finanza di Milano ha intensificato le sue attività investigative con nuove acquisizioni mirate a chiarire i contorni di un’indagine per truffa aggravata. I principali interessati in questo caso sono Chiara Ferragni, figura di spicco nel mondo dell’influencer marketing, il suo collaboratore Fabio D’Amato, Alessandra Balocco e altri soggetti non specificati. Le indagini hanno portato gli inquirenti a esaminare da vicino le attività di diverse società: Fenice e TBS Crew, legate alla Ferragni, oltre alla Oreo e Cerealitalia, quest’ultima nota per il marchio Dolci Preziosi e coinvolta nella produzione di uova di Pasqua benefiche. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche all’azienda Trudi di Tarcento, responsabile della creazione di una mascotte ispirata alla stessa Ferragni.
Precedenti sanzioni e obiettivi delle acquisizioni
Le operazioni attuali fanno seguito a precedenti indagini condotte sui prodotti natalizi, in particolare sul pandoro Pink Christmas realizzato in collaborazione con Balocco. Queste indagini avevano già portato a una sanzione significativa da parte dell’Antitrust per pratiche commerciali giudicate scorrette. Le acquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza mirano ora a raccogliere documentazione critica come contratti e corrispondenze via email tra Chiara Ferragni e le aziende coinvolte. Questa fase è considerata fondamentale per preparare il terreno a future audizioni di testimoni e agli interrogatori degli indagati.
Verso la fase delle testimonianze
Le ultime mosse della Guardia di Finanza rappresentano passaggi tecnici imprescindibili per approfondire l’indagine. Attraverso la raccolta di documenti contrattuali e scambi di comunicazioni, gli inquirenti mirano a delineare con maggiore chiarezza la natura delle interazioni tra l’influencer e le società interessate. Questo lavoro preparatorio è cruciale per stabilire le basi su cui costruire le prossime fasi dell’indagine, che potrebbero includere le audizioni di testimoni chiave e gli interrogatori degli indagati, tra cui Chiara Ferragni, Fabio D’Amato e Alessandra Balocco. L’obiettivo è fare luce su una vicenda che ha attirato l’attenzione non solo per le personalità coinvolte ma anche per le implicazioni etiche e legali che comporta.