Massimo Lopez sbugiardato dopo il suo intervento alla serata in memoria di Maurizio Costanzo, un autore interviene: “La smettesse di raccontare bugie”
Alberto Tovaglia, ex autore di Buona Domenica, contesta la versione di Massimo Lopez sulla nascita del Cangurotto, rivendicando la vera origine dell’idea.
La disputa sull’origine del cangurotto
La storia del Cangurotto, iconico personaggio televisivo per i fan di Buona Domenica, è al centro di una controversia tra Massimo Lopez e l’ex autore Alberto Tovaglia. Quest’ultimo ha espresso forte disappunto per un aneddoto raccontato da Lopez in occasione della serata dedicata a Maurizio Costanzo riguardante la genesi del costume da canguro. Secondo Lopez, l’idea sarebbe nata casualmente, un giorno in cui, passeggiando nei corridoi di Cinecittà, decise di indossare un costume da canguro trovato in sartoria, alleggerendo l’atmosfera tesa di uno studio. IL racconto di Lopez: “Volevo molto bene a Maurizio, c’era veramente affetto forte e quella Buona Domenica era un’edizione bellissima. Bellissima perché c’era una gioia collettiva, un ottimo clima, meraviglioso. E c’era tanta goliardia, tanta voglia di divertimento. E cosa successe? Che quel giorno specifico Maurizio era in studio che discuteva con dei dirigenti. E nessuno di noi poteva entrare a far le prove e giocare”. E poi ha continuato: “A un certo punto passeggio nei corridoi di Cinecittà, entro nel reparto dei costumi, vedo tra i tanti costumi questo costumone da canguro. Mi infilo questo costumone e entro nello studio e attraverso lo studio così. (…) Si blocca tutto, si ferma quella tensione e Maurizio viene da me e fa: ‘No, no. Domani devi entrare così. Ed è stato così per due anni“. Tovaglia, tuttavia, smentisce categoricamente questa versione, affermando che la realtà dei fatti è ben diversa e meno casuale di quanto narrato.
La versione di Tovaglia
Alberto Tovaglia ha preso le distanze dal racconto di Lopez, sostenendo che la creazione del Cangurotto fu il risultato di un lavoro creativo ben preciso, ideato insieme al suo collega Walter Corda. L’intento era quello di realizzare un gioco che coinvolgesse il pubblico attraverso personaggi ispirati ai cartoni animati, tra cui il celebre canguro. Tovaglia racconta di aver presentato l’idea a Lopez, che inizialmente non era convinto del progetto. Solo dopo aver dimostrato personalmente il potenziale divertimento e intrattenimento che il personaggio del Cangurotto poteva offrire, Lopez accettò di indossare il costume, contribuendo al successo del personaggio con il suo talento.
Rivendicazione della paternità creativa
La disputa tra Tovaglia e Lopez non è solo una questione di aneddoti contrastanti, ma tocca il tema più ampio della paternità creativa e del riconoscimento del lavoro degli autori televisivi. Tovaglia, con il suo intervento, mira a ristabilire la verità storica dietro la nascita del Cangurotto, sottolineando il duro lavoro e l’impegno che gli autori mettono nella creazione di contenuti originali e coinvolgenti per il pubblico televisivo. Questa vicenda mette in luce l’importanza di attribuire correttamente il merito delle idee creative, specie in un ambiente collaborativo e complesso come quello della televisione.