Un attacco premeditato contro don Felice Palamara in Vibo Valentia solleva preoccupazioni sulla violenza contro il clero.
La tranquilla vita della comunità di Cessaniti, nella provincia di Vibo Valentia, è stata scossa da un atto di violenza premeditata contro uno dei suoi sacerdoti, don Felice Palamara. La chiesa di San Nicola di Pannaconi è diventata il teatro di un episodio inquietante: la scoperta di candeggina nel calice del vino destinato alla celebrazione eucaristica. Il sacerdote, già bersaglio di minacce nei giorni precedenti, tra cui un macabro avvertimento con un gatto morto, ha evitato per poco un potenziale avvelenamento grazie alla sua prontezza nell’individuare l’odore anomalo del vino consacrato. Questo gesto è l’ultimo di una serie di intimidazioni che hanno turbato la comunità e il clero locale.
La reazione a questo vile atto non si è fatta attendere. La Diocesi di Mileto Nicotera Tropea, guidata dal suo vescovo, ha immediatamente emesso un comunicato esprimendo il proprio dolore e la propria condanna per l’accaduto. Nel messaggio, il vescovo ha esortato la comunità cristiana a non lasciarsi abbattere o spaventare da questi atti di violenza, che stonano profondamente con i valori della vita cristiana e del vivere comune. L’appello a mantenere la calma e a non rispondere all’odio con odio riflette la volontà della Diocesi di preservare la pace e l’armonia all’interno della comunità, anche di fronte a sfide così gravi.
In risposta all’attacco, la solidarietà manifestata dalla comunità e dalle autorità locali nei confronti di don Felice Palamara e della Diocesi è stata un chiaro segnale di resistenza contro la violenza e l’intimidazione.
Le forze dell’ordine sono state ringraziate per il loro impegno e la loro professionalità nell’affrontare la situazione, garantendo supporto e protezione al clero.