In un’intervista a Domenica In, Sabrina Ferilli difende la libertà di espressione degli artisti, criticando le restrizioni alla creatività
Durante la sua apparizione a Domenica In, ieri, domenica 25 febbraio, Sabrina Ferilli ha condiviso il suo entusiasmo per il suo nuovo ruolo nella fiction “Gloria”, trasmessa su Rai Uno. L’attrice ha sottolineato l’importanza della libertà di espressione, soprattutto per gli artisti che, secondo lei, sono sempre più limitati nelle loro opere. “Come ho capito che Gloria era la cosa giusta? A furia di non poter toccare certi argomenti, di non poter raccontare certe verità, alla fine ci siamo soffocati,” ha affermato, evidenziando la sua frustrazione per le censure imposte agli artisti.
La Ferilli non ha esitato a esprimere il suo disappunto verso la censura e le aspettative stereotipate imposte agli artisti, sostenendo che ciò compromette l’autenticità e la diversità nelle rappresentazioni artistiche. “L’arte non puoi imbrigliarla costantemente, come lo devi dire, quando lo devi dire, cosa devi dire,” ha dichiarato, invitando a una maggiore apertura verso tematiche e personaggi più realistici e imperfetti, che riflettano la complessità della vita reale.
Nonostante la sua critica aperta, la Ferilli ha anche riconosciuto la necessità di bilanciare la propria sincerità con una certa moderazione, per evitare di essere eccessivamente diretta o offensiva. Durante la conversazione con Mara Venier, l’attrice ha ammesso di non esprimere sempre liberamente ogni suo pensiero: “Se dico proprio tutto quello che penso? Non al 100%. Perché devo moderarmi.” Questa riflessione sottolinea la sua consapevolezza della responsabilità che accompagna la libertà di espressione, specialmente in pubblico.
La difesa appassionata di Sabrina Ferilli della libertà artistica e di espressione mette in luce la tensione tra la creatività incondizionata e i limiti imposti dalla società. Attraverso il suo personaggio in “Gloria”, l’attrice esplora tematiche e narrazioni che sfidano le convenzioni, offrendo al pubblico una prospettiva più autentica e variegata sulla realtà umana.