La recente decisione della Cassazione ha portato a grandi cambiamenti per il famoso Grand Hotel La Sonrisa e i suoi numerosi dipendenti, suscitando reazioni immediate dai proprietari.
La notizia della confisca del Grand Hotel La Sonrisa da parte della Cassazione ha scosso profondamente Imma Polese e il suo entourage. Proprietari del rinomato “Castello delle Cerimonie” a Sant’Antonio Abate (Napoli), Imma e il marito Matteo Giordano hanno espresso il loro dolore non solo per la perdita della gestione dell’hotel ma anche per le sorti dei loro dipendenti, che superano il centinaio. “Siamo in pena per i nostri dipendenti, sono la nostra famiglia,” ha dichiarato Imma in un’intervista rilasciata al settimanale “Chi”, sottolineando l’importanza della loro squadra e il forte legame che li unisce.
L’impatto della sentenza va oltre la famiglia Polese e i confini dell’hotel, toccando l’intera comunità locale. Il sindaco Ilaria Abagnale attende con ansia di sapere quali saranno i prossimi passi per l’acquisizione dell’imponente struttura al patrimonio comunale. Nel frattempo, i dipendenti e l’intera comunità si sono mobilitati, manifestando la loro preoccupazione per il futuro dell’hotel e la potenziale perdita di numerosi posti di lavoro. La chiusura del “Castello delle Cerimonie” non rappresenta solo una perdita economica ma anche la fine di un’era per la località di Sant’Antonio Abate.
Nonostante la difficile situazione, Imma Polese e Matteo Giordano non si danno per vinti. La coppia ha annunciato di volersi rivolgere alla Corte di Strasburgo nella speranza di ribaltare la decisione della Cassazione. La loro lotta non è solo per la proprietà dell’hotel, ma per salvaguardare i posti di lavoro di oltre cento persone e proteggere un intero settore economico che gravita attorno al “Castello delle Cerimonie”. La storia dell’hotel, iniziata nel lontano 1979 e segnata da una serie di vicissitudini legali, continua dunque a scrivere nuovi capitoli, tra speranze e incertezze per il futuro.