Mary Poppins censurata, interviene Fiorello: “Ora basta!”
Durante la puntata di oggi di “VivaRai2!”, Fiorello si scaglia contro la censura di Mary Poppins e altri classici, finendo con un appello serio contro lo stalking
La battaglia di Fiorello contro la censura
In una recente puntata del suo show “VivaRai2!”, Fiorello, insieme a Biggio e Casciari, ha espresso il suo disappunto per le nuove accuse di linguaggio discriminatorio rivolte a classici come “Mary Poppins”. La critica si concentra su una presunta rappresentazione dispregiativa degli ‘ottentotti’, una tribù sudafricana, nel film. “Ma possibile mai, la vogliamo finire? Adesso non puoi dire un cavolo”, ha esclamato lo showman, mettendo in discussione la tendenza recente a censurare opere classiche per contenuti considerati inappropriati secondo gli standard moderni.
Un’ironia pungente sui classici e la politica
Fiorello non ha risparmiato nessuno con il suo umorismo tagliente, estendendo la sua critica alla censura di altri amati racconti come “La bella addormentata”, “Cenerentola” e “Cappuccetto Rosso” per motivi che spaziano dal non consenso a rappresentazioni ritenute stereotipate o inadeguate. Ha persino scherzato su figure storiche e bibliche, come Gesù, per evidenziare l’assurdità di alcune di queste critiche. Inoltre, lo showman ha condito la discussione con battute sulla politica italiana, prendendo di mira il dibattito tra Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, facendo leva su dichiarazioni e situazioni politiche per alimentare il suo comico discorso.
Un appello serio contro lo stalking
Nonostante l’atmosfera generalmente leggera e ironica dello show, Fiorello ha chiuso la puntata con un tono decisamente più serio, affrontando il problema dello stalking. Ha espresso una ferma condanna contro coloro che perseguitano le donne, criticando le misure attuali come insufficienti e chiedendo pene più severe, come il carcere, per i responsabili. “Basta, fategli fare cinque anni di carcere, così imparano. E niente buona condotta, devono fare i bravi fuori, non dentro!” ha affermato, sottolineando l’importanza di prendere provvedimenti concreti per proteggere le vittime.